CAMST. Lo sciopero diventa occasione di confronto

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CAMST. Lo sciopero diventa occasione di confronto

21-02-2017 – L’ora di sciopero proclamata ed effettuata con ampio consenso lo scorso venerdì 17 dai lavoratori della sede di Villanova di Castenaso (BO) della CAMST a sostegno del licenziamento di tre colleghi non è stato fine a se stesso, ma ha aperto un confronto tra l’azienda e i sindacati che sembra destinato a protrarsi.
I 3 dipendenti, oggetto del licenziamento, sono addetti ai servizi informatici, attività che la CAMST intende affidare ad una ditta esterna, annullando di fatto questa posizione lavorativa. Nonostante la rassicurazioni da parte della dirigenza di trovare altra collocazione ai 3 lavoratori, vi è stata un’ora di astensione dal lavoro alla quale i dipendenti hanno partecipato in larga maggioranza.
Le rappresentanze sindacali, che lamentano il mancato preavviso da parte della dirigenza, sono intervenute, cogliendo l’occasione per fare chiarezza su alcune operazioni che la CAMST sta mettendo in campo e che metterebbero a rischio la sicurezza dei posti di lavoro:  la fusione con Gesin-Proges, che ha comportato un aumento delle unità lavorative; l’esternalizzazione del servizio di catering che ha comportato il trasferimento di 20 dipendenti ad altra società partecipata, la prevista acquisizione  del ramo vending di CAMST da parte del Gruppo Argenta di Modena che, dal canto suo, non sta vivendo un momento sereno.
Per questi motivi, l’azione nei confronti dei 3 dipendenti potrebbe diventare occasione per un confronto con l’azienda rispetto alle ultime strategie messe in atto, come si legge nel comunicato diramato dalla Filcams CGIL e FISASCAT Cisl.

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