Il Citrag dice no all’aumento della percentuale di succo d’arancia

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Il Citrag dice no all’aumento della percentuale di succo d’arancia

16-04-2015 – Presa di posizione netta del Consorzio Italiano Industrie di Trasformazione Agrumi (Citrag) che si è espresso con un no all’aumento dal 12 al 20% della quota minima di succo d’arancia nelle aranciate prodotte in Italia, come vorrebbe la Legge approvata dal Parlamento ad ottobre scorso.
Il Citrag ha scritto al Governo in quanto la norma rischierebbe di causare un danno irreversibile all’industria del settore, considerato che anche nei Paesi Ue la quota minima è del 10%, e metterebbe in crisi l’intera filiera.

Va poi tenuto conto del fatto che il 98% delle aranciate italiane viene prodotto con succo di arance bionde. Poiché le varietà bionde coltivate in Italia vengono destinate alla trasformazione industriale solo se non idonee (per dimensione, forma e colore) a essere consumate fresche, ne deriva che se le bevande prodotte in Italia dovessero contenere il 20% di succo di arancia, servirebbero circa 100 milioni di litri di succo, pari a 250 mila tonnellate di arance bionde. Un quantitativo che in Italia non viene prodotto e che costringerebbe l’industria delle bibite a comprare succo d’arancia all’estero, favorendo l’importazione e discriminando la produzione nazionale.

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