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A Bari sciopero degli studenti contro i furti a scuola: colpiti anche i distributori automatici

Una serie di furti ha scosso la comunità scolastica dell’Istituto Santarella De Lilla, situato nel quartiere San Pasquale di Bari. Da gennaio a oggi, l’istituto ha subito ben cinque incursioni: l’ultima ondata, particolarmente violenta, si è registrata tra il 28 aprile e il 13 maggio, quando si sono verificati quattro episodi ravvicinati. In poco più di quattro mesi, da gennaio a oggi, la scuola ha subito cinque furti che hanno riguardato una trentina di computer acquistati con i fondi del PNRR.

Tra gli episodi più gravi e simbolicamente significativi dell’ondata di furti, spiccano gli attacchi mirati ai distributori automatici di snack e bevande. I ladri hanno, infatti, scassinato i distributori interni alla scuola danneggiandoli pesantemente con il solito obiettivo di impossessarsi delle monete contenute all’interno delle macchine.  L’azione ha provocato danni strutturali alle apparecchiature, privando gli studenti di un servizio essenziale e aumentando la sensazione di insicurezza.
Il ripetersi di questi episodi ha contribuito ad alimentare la rabbia e la frustrazione all’interno della comunità scolastica.

In risposta a questa situazione, gli studenti hanno lasciato le aule e hanno scioperato, radunandosi davanti al Comune per esprimere la loro preoccupazione. “Non ci sentiamo sicuri“, hanno dichiarato, sottolineando l’elevato numero di furti subiti.

Una delegazione ha incontrato il sindaco dell’area metropolitana di Bari, Vito Leccese, chiedendo un impegno formale per potenziare le misure di sicurezza, tra cui l’installazione di sistemi di videosorveglianza, l’adeguamento delle strutture e l’implementazione di misure preventive contro i furti.

A colpire è il silenzio della dirigenza scolastica, che non ha preso una posizione pubblica forte su quanto accaduto. Invece di essere guidati da una reazione istituzionale decisa, sono stati gli studenti a dover scendere in piazza, organizzare lo sciopero, incontrare le autorità cittadine.
Non è normale che siano gli studenti a doversi esporre per difendere la scuola – hanno commentato alcuni ragazzi – quando dovrebbe essere la stessa scuola a difendere noi“.

Non si tiene, inoltre, conto dei danni subiti dai gestori dei distributori automatici, che andrebbero tutelati con opportune azioni volte a limitare, se non inibire, l’accesso di estranei all’interno delle strutture scolastiche. D’altra parte, secondo la normativa vigente, la responsabilità di furti o danneggiamenti dei distributori automatici presenti nelle scuole, ricade principalmente sul concessionario, che è tenuto a garantire la sicurezza e l’integrità delle macchine. Ma sembra che questa “regola” sia sconosciuta alla maggior parte dei dirigenti scolastici del nostro paese.

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