È arrivato anche a Roma un nuovo modo di fare beneficenza: l’8 dicembre 2025 con una cerimonia pubblica che ha riunito rappresentanti delle istituzioni e del terzo settore, è stato inaugurato un distributore automatico che, al posto di snack e bibite, “eroga” donazioni destinate a chi vive in condizioni di fragilità.
Dopo un percorso internazionale che lo ha visto protagonista negli Stati Uniti, in Europa, in Asia e in Oceania, il “Distributore per Donare” – noto globalmente come Giving Machine – è stato installato per la prima volta nella Capitale, in piazza della Repubblica 41, a pochi passi dalla stazione Termini.

Nel tempo, questo particolare vending solidale ha raccolto più di 22 milioni di dollari, finanziando centinaia di progetti umanitari in diversi Paesi. Roma diventa così parte di una rete mondiale che utilizza il linguaggio universale del vending per trasformare il gesto del dono in un’esperienza concreta, immediata e accessibile a tutti.
Il progetto rimarrà attivo per tutto il periodo natalizio, proprio nei giorni in cui la sensibilità verso chi è in difficoltà tende a crescere e le iniziative solidali occupano un posto centrale nella vita della città.
La transazione avviene con carta di credito, debito o pagamento mobile. Il distributore non eroga fisicamente il prodotto, ma una card simbolica: il bene vero e proprio viene acquistato e consegnato alle persone bisognose dalle associazioni partner. Un aspetto particolarmente rilevante è che il 100% della donazione va alle organizzazioni beneficiarie, perché tutti i costi operativi sono coperti dalla Chiesa promotrice.
Sono proprio queste organizzazioni a definire gli articoli disponibili sul display, in base ai bisogni più urgenti rilevati sul territorio.
Il successo internazionale dei Distributori per Donare dimostra come il vending possa diventare uno strumento di inclusione: un oggetto familiare, collocato in uno spazio urbano di grande passaggio, diventa un punto di accesso immediato alla solidarietà. L’esperienza di Roma va letta dentro un trend globale che vede il settore dell’automatico sempre più vicino a progetti sociali e ambientali, sfruttando linguaggi e tecnologie già consolidati per generare impatto positivo.