Home Caffè EUDR: il Consiglio europeo conferma la volontà di rinvio al 2026

EUDR: il Consiglio europeo conferma la volontà di rinvio al 2026

Il mandato negoziale del Consiglio UE del 19 novembre, volto alla revisione mirata del regolamento “deforestation-free products” (EUDR), segna un passaggio fondamentale per il comparto del caffè. Il provvedimento prevede infatti di posticipare l’applicazione del regolamento al 30 dicembre 2026, con una proroga ulteriore al 30 giugno 2027 per micro e piccole imprese.

Perché il rinvio dell’EUDR diventi definitivo, il Consiglio e il Parlamento europeo devono raggiungere un accordo sul testo di revisione. Una volta approvato da entrambe le istituzioni, il regolamento modificato sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE. Solo allora le nuove scadenze entreranno ufficialmente in vigore.

Un rinvio atteso e considerato necessario dalle associazioni di settore, che temevano un impatto operativo molto pesante in caso di applicazione immediata. Il nuovo calendario offre un margine di manovra prezioso: la tracciabilità richiesta dall’EUDR e i nuovi adempimenti di due diligence coinvolgono fornitori, torrefattori, importatori e distributori. La filiera del caffè, già complessa e internazionale, avrebbe rischiato blocchi e rallentamenti in assenza di una preparazione adeguata.
Lo slittamento consente di pianificare gli adeguamenti tecnologici e documentali senza pressioni eccessive.

Un altro elemento positivo è la semplificazione della due diligence: secondo il mandato del Consiglio, l’obbligo principale ricadrà sull’operatore che immette per primo il prodotto sul mercato UE, mentre gli attori a valle potranno limitarsi a un sistema di riferimenti semplificato. Questo riduce in modo significativo la burocrazia.

In un contesto in cui il comparto del caffè è già sotto pressione per costi energetici, logistica e materie prime, il rinvio dell’EUDR offre dunque un necessario respiro.

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