Home Attualità Estero Starbucks rompe la tradizione: primi kiosk self-service in Sud Corea e Giappone

Starbucks rompe la tradizione: primi kiosk self-service in Sud Corea e Giappone

Starbucks sta per rompere la sua tradizione storica di interazione diretta tra barista e cliente, introducendo per la prima volta nella sua storia kiosk self-service in Corea del Sud e Giappone. Una decisione rivoluzionaria che segna un punto di svolta per il colosso del caffè americano.

Starbucks Korea ha annunciato che inizierà a installare kiosk in circa 10 caffè come parte di un programma pilota. Il rollout iniziale si concentrerà su negozi in distretti turistici e commerciali, incluse le location a Seoul e nell’isola di Jeju. I primi kiosk saranno installati in due filiali di Myeong-dong a Seoul, uno dei principali distretti dello shopping frequentato quotidianamente da migliaia di turisti internazionali. L’azienda punta ad attrarre la domanda straniera nelle aree turistiche, rivolgendosi anche ai consumatori che preferiscono evitare l’interazione faccia a faccia negli ordini. L’utilizzo da parte dei clienti dovrebbe iniziare il mese prossimo.
Il principale driver è il boom del turismo internazionale. “Il numero di turisti stranieri è aumentato e le barriere linguistiche hanno reso difficile la comunicazione, quindi abbiamo sviluppato i kiosk per affrontare questo problema”, ha dichiarato un rappresentante di Starbucks Korea al Korea JoongAng Daily.
Contemporaneamente, Starbucks Giappone sta introducendo kiosk nei suoi negozi nello stesso periodo, con l’aspettativa che la tecnologia migliori l’efficienza operativa. L’approccio sembra focalizzato sull’ottimizzazione dei processi interni e sulla riduzione dei tempi di attesa.

La scelta di Korea e Giappone come mercati pilota non è casuale. La Corea del Sud rappresenta il quarto mercato più grande per Starbucks a livello globale, con oltre 1.900 negozi distribuiti in 82 città. Il Giappone conta circa 1.980 negozi, consolidando la presenza in uno dei mercati asiatici più maturi per il caffè specialty.
Questo segna la prima volta che il brand utilizza macchine per servire direttamente i clienti, rompendo con la tradizione di banconi esclusivamente con personale. I kiosk permetteranno ai clienti di ordinare e ricevere bevande senza interagire con un barista.

L’introduzione dei kiosk self-service si inserisce in un trend più ampio del settore della ristorazione. Marchi come McDonald’s hanno già integrato kiosk nei loro negozi, riconoscendo il potenziale per snellire le operazioni e soddisfare la crescente domanda di velocità e convenienza.
Per il settore del vending e della distribuzione automatica, l’ingresso di Starbucks nel mondo self-service rappresenta una validazione dell’importanza crescente di queste tecnologie nel retail moderno, dimostrando come anche i brand tradizionalmente orientati al servizio umano riconoscano il valore della tecnologia per migliorare efficienza operativa ed esperienza cliente.

Ancora nessun voto.

Lascia una valutazione

Condividi su:

Exit mobile version