Home Attualità Italia Crisi del sito Barry Callebaut di Verbania: spunta l’ipotesi di un acquirente

Crisi del sito Barry Callebaut di Verbania: spunta l’ipotesi di un acquirente

Lo stabilimento Barry Callebaut di Verbania, situato nel quartiere Intra, sta affrontando una fase di forte incertezza dopo l’annuncio ufficiale della chiusura prevista per il 30 giugno 2025. La decisione ha generato grande preoccupazione tra i lavoratori, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali, dando il via a una serie di mobilitazioni e incontri istituzionali con l’obiettivo di tutelare i posti di lavoro e favorire la reindustrializzazione del sito produttivo. Ne abbiamo parlato in alcune News degli scorsi mesi.

Nel settembre 2024, circa cento persone si sono radunate in piazza Ranzoni a Verbania per protestare contro la chiusura dello stabilimento. Durante il flash mob, organizzato dalla Fai Cisl Piemonte Orientale, è stato evidenziato come lo stabilimento rappresenti una realtà storica per la città: “Verbania è cresciuta grazie a questa azienda”, è stato dichiarato, aggiungendo che “è inaccettabile chiudere un impianto che genera profitti”.

Il 2 ottobre 2024, si è svolto a Roma un incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro Adolfo Urso e del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. In quell’occasione, è stato richiesto formalmente alla multinazionale di mantenere attiva la produzione per almeno un anno, per consentire un percorso di reindustrializzazione sostenibile e tutelare l’occupazione nel territorio.

A seguito delle pressioni istituzionali, Barry Callebaut ha prorogato l’attività produttiva fino al 30 giugno 2025, con possibilità di estensione fino al 31 agosto 2025 in caso di manifestazioni di interesse concrete. Per gestire il processo di cessione, è stata incaricata la società di consulenza Vertus, con sede a Milano, il cui compito è individuare un nuovo acquirente in grado di garantire continuità produttiva e tutela occupazionale.

Ad oggi, sono già tre le manifestazioni di interesse ricevute da aziende attive nel settore dolciario (ma non concorrenti diretti di Barry Callebaut, secondo la clausola aziendale). Questo vincolo – non vendere a competitor diretti – potrebbe limitare il ventaglio di potenziali compratori.

Nel novembre 2024, Vertus ha identificato 151 aziende del settore alimentare e dolciario come possibili interlocutori. Tra queste, 136 sono state selezionate per essere contattate nell’ambito del processo di vendita dello stabilimento di Intra.

Secondo RaiNews.it, un possibile acquirente avrebbe già effettuato tre sopralluoghi presso la struttura, alimentando l’ipotesi che possa trattarsi di una trattativa concreta, anche se non ci sono conferme ufficiali su nomi o accordi formali.

Il percorso di reindustrializzazione è ancora in fase evolutiva e tutte le parti coinvolte – azienda, istituzioni e sindacati – restano impegnate a trovare una soluzione definitiva entro la data limite, evitando ricadute occupazionali nel Verbano-Cusio-Ossola.

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