Nel Regno Unito sta emergendo un nuovo modo di vivere il caffè, guidato soprattutto dalla Generazione Z, che lo considera sempre meno una semplice bevanda stimolante e sempre più un mezzo per socializzare, esprimere identità e condividere esperienze.
Un cambiamento che sta spingendo il mercato britannico verso nuovi formati, nuovi linguaggi e nuovi prodotti, con ricadute che toccano caffetterie, vending, distribuzione e brand.
Nonostante l’interesse in crescita, statistiche recenti mostrano che le generazioni più anziane consumano mediamente più caffè al giorno rispetto a Gen Z e Millennials. In UK, ad esempio, la Gen Z beve mediamente ~0,5 tazze al giorno, contro ~1,3 dei Millennials o ~2-2,2 delle generazioni più adulte. Ma, sebbene la Gen Z non sia la fascia d’età che consuma più caffè in termini di volume, è sicuramente quella che influenza maggiormente la direzione del settore.

Bevande cold, latte vegetali, caffè aromatizzati o “specialty” hanno un forte appeal per i giovani, così come i format “instagrammabili” che uniscono gusto, colore e creatività.
Il caffè non è più solo bevanda: è contenuto. Un elemento che alimenta conversazioni, appartenenza, micro-trend.
Nel Regno Unito molti torrefattori e caffetterie stanno adattando l’offerta proprio a questa sensibilità: più trasparenza, più tracciabilità, più storytelling. Anche il settore del vending sta intercettando questi trend. Macchine in grado di preparare bevande personalizzate, soluzioni di caffè freddo, opzioni vegane e ingredienti premium diventano sempre più rilevanti nei luoghi frequentati dai giovani, come università, coworking e stazioni. Per la Gen Z, infatti, la qualità deve essere disponibile ovunque, non solo in caffetteria.
In sintesi, la cultura del caffè in Gran Bretagna sta vivendo una trasformazione profonda: la Gen Z non solo cambia ciò che beve, ma il modo stesso in cui il caffè viene vissuto, raccontato e condiviso. Un cambiamento che sta ridisegnando le strategie dei brand e che apre nuove opportunità per il vending e per l’intero comparto del fuori casa. Ed è proprio in questo scenario che le aziende italiane della filiera possono trovare un terreno particolarmente fertile: l’attenzione britannica verso qualità, artigianalità e prodotti con una storia si sposa perfettamente con il know-how italiano, con l’eccellenza della torrefazione e con la capacità di proporre soluzioni premium sia per le caffetterie che per il vending. L’Italia può quindi intercettare una domanda crescente di specialità, latte alternative, format innovativi e attrezzature ad alta tecnologia, portando nel mercato UK un mix unico di cultura del caffè, tradizione e innovazione.