In Cina, il commercio dell’oro entra nell’era della digitalizzazione grazie a Kinghood Group, azienda leader nel settore orafo e tecnologico, che ha lanciato nelle principali città, da Shenzhen a Shanghai, innovative vending machine che fondono e cambiano l’oro. Questi dispositivi, già ribattezzati “ATM dell’oro”, consentono agli utenti di vendere gioielli e lingotti in modo sicuro, rapido e completamente automatizzato, ricevendo il pagamento sul proprio conto entro 30 minuti, senza moduli cartacei o intermediari.
Le macchine sono progettate per accettare oggetti in oro con peso minimo di 3 grammi e una purezza pari o superiore al 50%. Il processo integra analisi della purezza, pesatura, fusione e trasferimento dei fondi. I sistemi Kinghood sono in grado di completare la valutazione in soli 3 minuti e l’intera transazione in mezz’ora, rappresentando un’innovazione senza precedenti per il mercato retail dell’oro.
Secondo quanto riportato dai media cinesi, queste macchine stanno riscuotendo un grande successo. A Shanghai, le prenotazioni per l’utilizzo sono già esaurite per settimane, segno di un interesse crescente da parte dei cittadini, incentivati anche dai prezzi in forte crescita dell’oro sui mercati internazionali.
Il presidente del gruppo, Huang Shikun, ha sottolineato come queste macchine rappresentino una risposta concreta al cambiamento strutturale nei consumi: il calo nella domanda di gioielli tradizionali (-26,7% nel 2023 in Cina) è stato compensato da un boom nella vendita di lingotti e monete d’oro (+46%), indicando una svolta nelle abitudini d’investimento.
L’iniziativa si inserisce in un contesto di forte rialzo dei prezzi dell’oro, spinti dagli acquisti delle banche centrali e dagli investitori istituzionali. Secondo Xu Weixin della Shanghai Gold Association, questi sportelli automatici incarnano una nuova tendenza di mercato orientata al riciclo e alla liquidazione dei beni familiari in tempi brevi e a condizioni vantaggiose.