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Con Flaskk l’idratazione in ufficio diventa smart

Nel panorama dell’innovazione italiana emerge una startup che sta ridefinendo il concetto di idratazione sul posto di lavoro.
Flaskk, fondata nel 2022 dal ventinovenne Filiberto Sola, ha sviluppato un dispenser intelligente che promette di trasformare un gesto quotidiano come bere acqua in una leva strategica di benessere aziendale. L’intuizione nasce da un’osservazione semplice ma significativa: oltre il 60% dei lavoratori italiani non si idrata correttamente durante la giornata, con conseguenze dirette su concentrazione, affaticamento e produttività.
Il sistema Flaskk One rappresenta un salto evolutivo rispetto ai tradizionali boccioni d’acqua e distributori automatici. Collegato direttamente alla rete idrica, il dispenser eroga acqua microfiltrata personalizzabile con aromi naturali, vitamine e sali minerali studiati con esperti nutrizionisti.
La tecnologia IoT permette di monitorare i consumi attraverso una borraccia smart che si connette al dispositivo tramite NFC o QR code, sincronizzando i dati su un’app dedicata. Un approccio che sposa sostenibilità ambientale e benessere personale, considerando che negli uffici italiani vengono consumate quotidianamente oltre 3 milioni di bottiglie di plastica monouso.

Il modello di business si basa sul noleggio dei dispositivi alle aziende, con un costo annuale di circa 2.000 euro che compete direttamente con le soluzioni tradizionali ma offre valore aggiunto in termini di analytics, riduzione dell’impatto ambientale e promozione del corporate wellness.
Dopo una fase beta nel 2024, il lancio ufficiale è avvenuto a marzo 2025 con installazioni già operative in aziende di settori banking, manifatturiero e tecnologico, inclusa Atlas Copco dove il dispenser ha erogato oltre 1.000 litri d’acqua in una giornata, evitando circa 2.000 bottiglie di plastica.
L’innovazione di Flaskk si inserisce in un trend più ampio del corporate wellness, settore in crescita del 6,5% annuo secondo le stime di settore. Le aziende stanno infatti investendo sempre più nel benessere dei dipendenti, riconoscendo il legame diretto tra idratazione adeguata e performance lavorativa. Una corretta idratazione non solo previene mal di testa e affaticamento, ma migliora concentrazione e umore, elementi cruciali per la produttività aziendale.
La startup, che ha raccolto 1,5 milioni di euro tra equity e fondi pubblici, punta ora ad espandere la presenza in almeno 50 aziende e a estendere il modello a spazi pubblici come stazioni e aeroporti, creando una rete capillare di punti di idratazione intelligente. L’obiettivo ambizioso è eliminare completamente l’uso di plastica monouso negli ambienti di lavoro, promuovendo una cultura dell’idratazione consapevole che trasformi un bisogno primario in opportunità di benessere collettivo.

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