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EUDR rinviato: più tempo per le filiere e mercati del caffè meno sotto pressione

Il rinvio dell’entrata in vigore dell’EUDR è ora ufficiale e offre alle filiere coinvolte un quadro temporale più definito per l’adeguamento alle nuove regole europee. Una decisione che conferma quanto già emerso nei mesi scorsi e che va nella direzione di una maggiore gradualità nell’applicazione degli obblighi di due diligence.

Le disposizioni scatteranno dal 30 dicembre 2026 per la generalità degli operatori, mentre micro e piccoli operatori avranno tempo fino al 30 giugno 2027. Una scelta che tiene conto delle difficoltà operative legate alla tracciabilità delle materie prime e alla costruzione dei sistemi informativi richiesti dal regolamento.

Come già evidenziato nel nostro articolo EUDR: il Consiglio europeo conferma la volontà di rinvio al 2026, lo slittamento delle scadenze non modifica l’impianto del regolamento né l’impatto potenziale sulle filiere del caffè, del cacao e delle altre materie prime interessate. Cambia però il ritmo dell’adeguamento, spostando l’attenzione da una gestione emergenziale a una pianificazione più strutturata.

La maggiore chiarezza sul fronte normativo ha avuto riflessi anche sul clima dei mercati. Dopo mesi caratterizzati da forte tensione e volatilità, le quotazioni del caffè Robusta hanno mostrato segnali di raffreddamento, con un ridimensionamento della pressione speculativa legata al timore di un’applicazione immediata delle nuove regole europee.

Per il comparto vending, il rinvio rappresenta una finestra temporale utile per lavorare sulla filiera, rafforzare i rapporti con i fornitori e prepararsi in modo più solido a un contesto regolatorio che resta destinato a incidere in maniera significativa sul settore nei prossimi anni.

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