Il Gruppo Lavazza rafforza il proprio impegno per l’inclusione e il benessere dei dipendenti con una nuova politica aziendale dedicata alla genitorialità condivisa.
L’azienda torinese ha infatti introdotto otto settimane di congedo di paternità interamente retribuite, invitando tutti i collaboratori a usufruirne come parte integrante del proprio percorso di vita e professionale.
La misura si inserisce all’interno della più ampia Global Parental Policy, il programma di welfare del gruppo che garantisce pari diritti e tutele a tutti i genitori – indipendentemente dal genere, dalla composizione familiare o dal Paese di appartenenza.
L’obiettivo è promuovere un equilibrio reale tra vita privata e lavoro, superando le differenze tradizionali nei ruoli familiari e favorendo una cultura aziendale più inclusiva.
Durante il recente Women and the City Festival, la direttrice delle risorse umane di Lavazza, Lucia Pellino, ha sottolineato come la responsabilità d’impresa significhi anche generare benessere per la comunità:
“Invitiamo tutti i padri a usufruire del congedo: la genitorialità deve essere davvero paritaria. Vogliamo che ogni persona possa vivere pienamente il proprio ruolo, in famiglia e in azienda, con serenità ed equilibrio.”
La nuova policy si aggiunge a un articolato sistema di welfare che include bonus per asili nido e centri estivi, borse di studio per i figli, educazione finanziaria, assicurazione sanitaria integrativa e programmi dedicati al benessere psicologico ed emotivo.
Con questa iniziativa, Lavazza conferma il proprio ruolo di azienda modello per la sostenibilità sociale, capace di coniugare produttività, cura delle persone e innovazione culturale. Un esempio concreto di come il mondo del lavoro possa evolvere in chiave equa e sostenibile, mettendo al centro non solo i risultati, ma anche le relazioni umane.
