
È un progetto totalmente circolare quello che vede Forever Bambù Società Benefit, realtà leader nella piantumazione di bambù gigante con agricoltura biologica e simbiotica, collaborare con Plart Design, l’azienda di Villanova d’Asti azienda parte del Gruppo Cornaglia per usare ogni scarto per rendere il mondo un posto sempre migliore.
In questo caso la filiera virtuosa parte dalla posa del caffè, raccolta quotidianamente da torrefazioni, bar e ristoranti per sottrarlo dal ciclo dello smaltimento, che viene poi trasformata in un nutriente ammendante per concimare – in modo assolutamente organico e biologico e tutelandone la crescita – gli oltre 200 ettari di piantagioni di bambù gigante in tutta Italia di proprietà, che si aggiungono a quelli creati per le aziende clienti, della società fondata da Emanuele Rissone. Da qui, si passa poi al bambù tagliato e cippato che viene restituito a Plart Design per essere trasformato in una delle tante creazioni di design, trasformandolo in oggetti d’uso quotidiano.
Si parte con una prima fornitura di 45 tonnellate di ammendante derivante da caffè riciclato che verrà impiegato per migliorare la qualità del terreno nei bambuseti toscani di Forever Bambù tra cui Sovicille (SI) e Castiglione della Pescaia (GR). Qui verranno poi avviati degli studi per valutare l’effettivo impatto sul terreno e sulla biomassa in termini di vantaggio incrementale nell’utilizzo di questo innovativo ammendante.
Dall’altra, Plart studierà l’applicazione del bambù cippato, di diverse granulometrie di bambù micronizzato e di biocomposito di polipropilene riciclato e bambù, con l’obiettivo di un accordo commerciale continuativo. L’idea circolare e sostenibile a medio termine è il recupero dalla posa, da cui produrre l’ammendante nei campi di Forever Bambù che fornirà materia prima a Plart per creare manufatti e non solo, in un circolo virtuoso.
“Qui abbiamo due protagonisti del mondo waste” Alessandro Puntorieri, CEO di Plart Design. “Da un lato, lo scarto di caffè che il mondo horeca quotidianamente produce e dall’altro, sezioni di bambù rinvigorito proprio dalla potenza generativa di questo ammendante naturale. Dal loro connubio beneficiamo tutti: ossigeno sempre più forte e maggiore assorbimento di CO2, il recupero di tonnellate di materiali che prima finivano in discarica e la creazione di oggetti per la casa con varie funzioni d’uso che la miscela di bambù rende estremamente naturali e con un touch particolare”.
Aggiunge Mauro Lajo: “La nuova collaborazione va esattamente nel solco di ciò che permea la nostra filosofia: contribuire fattivamente a creare un mondo più pulito dove siamo e dove operiamo, facendolo in modo naturale e semplice, pur nella sua complessità. Per questo studiamo da anni insieme alle università italiane i disciplinari migliori per la coltivazione di quello straordinario alleato del clima che è il bambù gigante. E la posa del caffè, rimedio antico delle nonne, è uno sparring partner perfetto e toglie spazio, non solo per noi, a concimi chimici che ormai l’Italia importa in modo massivo dall’est Europa. Noi siamo per una circolarità, 100% naturale e a chilometro zero”.