Trieste Coffee Experts 2025: AI, sostenibilità e nuovo prezzo della tazzina

0
Trieste Coffee Experts 2025: AI, sostenibilità e nuovo prezzo della tazzina

L’ottava edizione del Trieste Coffee Experts – Coffee Megatrends ha trasformato il Savoia Excelsior Palace in un osservatorio sul futuro del caffè. L’evento B2B, ideato dalla famiglia Bazzara e trasmesso in diretta internazionale, ha riunito produttori, torrefattori, istituzioni, associazioni e aziende in un momento definito da molti come decisivo per affrontare la “tempesta perfetta” del settore: volatilità dei mercati, transizione tecnologica, nuove norme europee e un Made in Italy in fase di riposizionamento.

A inaugurare il summit sono stati i saluti istituzionali del Governatore Fedriga, del Sindaco Dipiazza, dell’Assessore Scoccimarro e del Presidente Paoletti. Franco Bazzara ha evidenziato la crescita dell’iniziativa, che quest’anno ha registrato una platea quasi raddoppiata e un pubblico in streaming collegato da oltre 23 Paesi.
Svelato anche il Paese focus 2025: Cuba, protagonista dei lavori sulla sostenibilità e degli Stati Generali del Caffè.
La prima giornata, “Beans of Change”, ha messo al centro l’impatto della Intelligenza Artificiale sulla filiera. Padre Paolo Benanti ha introdotto il tema dell’“Algoretica”, richiamando la necessità di governare gli algoritmi mantenendo l’umano al centro.
Paolo Andrigo (Accenture Song) ha illustrato come la Gen AI stia trasformando il lavoro della forza vendita, mentre Cristian Sartori (Siemens) ha raccontato l’ingresso dell’industria 5.0 nei processi produttivi. Anna Garneri (Matchplat) ha ricordato il valore dei micro-dati per le imprese.

Il capitolo dedicato al caffè rigenerativo ha visto l’intervento dell’Ambasciatrice cubana Mirta Granda Averhoff, che ha illustrato il percorso di riforestazione dell’isola, cresciuta dal 12% al 42% di superficie forestale. Michele Curto ha presentato BioCubaCafé, progetto sostenuto dalla Fondazione Lavazza e fondato su una blockchain che rende tracciabile ogni fase della filiera.
Da Olam Italia, Claudia Carroccia ha ribadito che la sostenibilità è ormai un prerequisito per operare nei mercati globali, mentre Sara Corallo (HostMilano) ha collegato queste dinamiche ai nuovi consumi nelle grandi fiere internazionali.

Nel blocco “Tech-Driven Coffee”, Enrico Metti (Brita) ha richiamato l’attenzione sul ruolo dell’acqua nella qualità in tazza e negli obiettivi dell’Agenda 2030. Andrea Gilli (IMA Petroncini) ha mostrato l’evoluzione della macchinazione tra AI e robotica. Un contributo particolarmente rilevante per il settore vending è arrivato da Marco Schiavon (Caffè Borbone): l’Italia è il primo Paese al mondo per consumo pro capite di monoporzionato. Borbone interpreta questa crescita puntando su cialde compostabili, viste come veicolo per esportare un espresso sostenibile.

Gli Stati Generali del Caffè, alla loro prima edizione, hanno riunito le principali associazioni della filiera per affrontare temi come costi, tendenze, sostenibilità e ruolo dell’espresso nel mercato globale.
La seconda giornata, “Italian Coffee Excellence”, ha approfondito le dinamiche identitarie del Made in Italy. Domenico Sturabotti (Fondazione Symbola) ha ribadito che “coesione è competizione”, mentre Maurizio Giuli (Simonelli Group) ha invitato a rinnovare i modelli industriali per mantenere la leadership dell’espresso. Mario Rubino (Kimbo) ha mostrato come il racconto della tradizione napoletana possa diventare un linguaggio globale.

Nel panel “Horizons of Made in Italy”, Rudi Albert (Alkaff) ha spiegato come l’EUDR stia cambiando l’importazione del caffè verde, imponendo tracciabilità geografica e sistemi digitali più evoluti. Alessandro Garbin (IMF) ha valorizzato il concetto di “intelligenza artigianale”, mentre Michele Cannone (Lavazza Group) ha descritto la nuova normalità del mercato: consumi più premium, crescita delle espresso-based beverages e del cold coffee, centralità di sostenibilità, trasparenza e packaging responsabile.
Il nuovo Think Tank Torrefattori ha riunito nove torrefattori per discutere del nuovo prezzo della tazzina, della formazione continua e dello storytelling del Made in Italy.
Il Premio “Personaggio del caffè” è stato assegnato a Michele Cannone, riconosciuto per la capacità di unire marketing internazionale, sostenibilità e identità italiana.
Le idee emerse saranno raccolte in un White Paper a cura del team Bazzara.

Ancora nessun voto.

Lascia una valutazione

Condividi su:

Nessun Articolo da visualizzare