IVS Group: crescita del fatturato ma margini sotto pressione al 30 settembre 2025

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IVS Group: crescita del fatturato ma margini sotto pressione al 30 settembre 2025

Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2025 e il calendario societario per il 2026.
I risultati mostrano un fatturato consolidato pari a 576,2 milioni di euro (+6,1% rispetto ai 542,9 milioni dell’anno precedente) confermando l’espansione del gruppo in tutte le sue divisioni: Vending (+4,7%), Rivendita (+7,4%), Ho.Re.Ca. (+20,5%) e Coin (+13,9%). L’EBITDA si attesta a 74,7 milioni, in calo del 9%, mentre l’EBITDA Adjusted è pari a 76,4 milioni (-8,3%). L’utile netto adjusted consolidato è leggermente negativo per 0,8 milioni. L’indebitamento finanziario netto raggiunge 495,4 milioni di euro, comprensivi degli effetti IFRS16 (121,8 milioni) ed esclusi 12,6 milioni di credito IVA, dopo investimenti fissi netti per 25,6 milioni e 6,4 milioni destinati ad acquisizioni.

Dall’inizio dell’anno il gruppo ha completato 11 acquisizioni, per un valore complessivo di 14,3 milioni, con un contributo pro-rata al fatturato pari a 13,2 milioni.
La redditività mostra andamenti differenti tra i vari segmenti: cresce in tutte le divisioni tranne nel vending, che registra un arretramento dell’EBITDA in Italia, Spagna e negli altri mercati europei, mentre migliora in Francia. Il vending risente del calo dei volumi di consumazioni (-0,8% al netto delle acquisizioni), dell’aumento del costo del venduto e dei ristorni, solo parzialmente compensati dall’aumento del prezzo medio di vendita, salito del 5,6% a 57,62 centesimi.
Il settore sconta inoltre 2,5 giorni lavorativi in meno rispetto ai primi nove mesi del 2024, con un impatto negativo stimato dell’1,4% sul margine, e subisce gli aumenti dei prezzi del caffè imposti dai principali torrefattori, che incidono per circa 5,5 milioni, causando una riduzione dell’1,3% del margine EBITDA sul fatturato.
Anche il risultato netto è condizionato dal maggior peso degli ammortamenti, aumentati di 5,3 milioni rispetto all’anno precedente. Gli investimenti fissi complessivi ammontano a 47,8 milioni, in lieve crescita.

Per quanto riguarda le prospettive, il gruppo segnala che il rallentamento dell’industria e dei consumi nei luoghi di lavoro è compensato solo parzialmente dal buon andamento del comparto travel legato al turismo.
I costi delle materie prime alimentari continuano a crescere oltre il tasso d’inflazione, ma IVS sta recuperando tali incrementi attraverso un progressivo adeguamento dei prezzi. Parallelamente, l’azienda ha intensificato le attività di ottimizzazione organizzativa e operativa, con un miglioramento progressivo dei principali KPI. Prosegue inoltre la politica di investimenti e di acquisizioni in coerenza con la strategia europea del gruppo.

Il Consiglio ha approvato anche il calendario societario 2026, che prevede, tra le principali date: il 26 marzo per l’approvazione del bilancio 2025, il 14 maggio per il resoconto intermedio al 31 marzo, il 25 giugno per l’assemblea dei soci, il 10 settembre per la relazione semestrale e il 12 novembre per il resoconto intermedio al 30 settembre 2026.
Il comunicato stampa è consultabile anche sul sito internet aziendale:
www.ivsgroup.it o www.ivsgroup.lu/sezione press.


IVS Group, leader italiano e secondo operatore europeo nel vending, opera con circa 273.400 distributori e 4.600 collaboratori in sette Paesi, servendo oltre 15.000 aziende con 980 milioni di erogazioni nel 2024.

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