La crescita del gruppo De’Longhi trainata dalle vendite di macchine per caffè ad uso domestico

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La crescita del gruppo De’Longhi trainata dalle vendite di macchine per caffè ad uso domestico

I numeri che avevano chiuso il primo semestre 2020 lasciavano immaginare previsioni di chiusura dell’anno più che positivi per il Gruppo De’Longhi, che di recente ha confermato il trend di crescita in un anno difficile per l’industria e per il commercio a livello globale.
Complice dell’incremento delle vendite di alcune aree di business è stato proprio il COVID-19 e il conseguente lockdown che ha costretto milioni di persone tra le mura domestiche, facendo nascere nuove esigenze di acquisto, mirate allo svolgimento di attività casalinghe: cucinare, prepararsi un caffè come al bar, curare l’ambiente domestico.

Come si legge nella relazione riferita ai risultati del primo semestre 2020Nella prima metà del 2020, nonostante le difficoltà subentrate a causa della pandemia, il Gruppo ha conseguito importanti crescite nelle principali categorie di prodotto. In particolare, su base normalizzata, evidenziamo un trend di crescita double-digit del caffè (sostenuto da un’espansione delle macchine superautomatiche e manuali) ed una conferma del rimbalzo positivo del segmento delle kitchen machines di Kenwood (in crescita double digit anche nel trimestre) di cui ha beneficiato tutto il comparto del food, stabile nel semestre, ma in crescita nel trimestre…”.

Nel semestre il Gruppo ha realizzato ricavi per € 896,6 milioni, in crescita del 6% (+6,9% a livello normalizzato (1) e +6,7% a livello organico (2)); un Ebitda adjusted di € 111,8 milioni, pari al 12,5% dei ricavi (13,2% in termini normalizzati ovvero in crescita del 21,5%), in miglioramento dal 11,6% del 2019; un utile netto di € 43,1 milioni (utile netto adjusted di € 47,9 milioni, in crescita del 6,8%), rispetto al valore dello scorso anno a € 42,8 milioni.
Al 30 giugno, la posizione finanziaria netta era positiva per € 387,9 milioni, grazie ad una generazione di cassa di € 282,5 milioni nei 12 mesi (€ 110,1 milioni da inizio anno).

Il report riferisce che, nonostante l’elevato livello di incertezza nei principali mercati a causa dell’emergenza sanitaria globale generata dal diffondersi della pandemia, De’ Longhi ha dimostrato grande capacità di adattamento, flessibilità e resilienza: nonostante le numerose difficoltà, le piattaforme operative del Gruppo sono state in grado di rifornire i mercati e la dedizione delle persone ha garantito sicurezza negli ambienti di lavoro e continuità aziendale in tutte le sedi.

A questo proposito, Massimo Garavaglia, Amministratore Delegato, ha commentato: “Nei primi sei mesi, lo straordinario impegno dimostrato dalle persone di De’ Longhi e dai nostri partner, ci ha permesso di superare con prontezza e caparbietà questa grande sfida, riaffermando le grandi doti di resilienza e flessibilità di questo Gruppo. Sui mercati percepiamo ancora molta incertezza e la visibilità sul business per i prossimi mesi resta limitata, a causa anche di uno scenario macroeconomico di grande instabilità, tuttavia riteniamo che il Gruppo, per l’anno corrente, possa ragionevolmente porsi l’obiettivo di una crescita organica delle vendite mid single digit, con un Ebitda adjusted, in valore, in miglioramento rispetto al 2019.

Per sostenere la domanda (e la crescita) l’azienda si è trovata costretta, per la prima volta nella sua storia, a ricorrere al turno straordinario del sabato pomeriggio, pagato il 90% in più, per far fronte all’aumentata richiesta di macchine per il caffè ad uso domestico che, insieme a quella dei piccoli elettrodomestici, continua a crescere anche dopo la fine del lockdown.

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