Ordinanza di Carini (PA) sui negozi automatici: regole sempre più stringenti

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Ordinanza di Carini (PA) sui negozi automatici: regole sempre più stringenti

Come riporta ilcarinese.it dal 22 novembre al 21 dicembre 2025 nel territorio di Carini sarà possibile acquistare cibi e bevande dai distributori automatici soltanto tra le 8 e le 21.
Lo stabilisce l’ordinanza n. 40, firmata dal sindaco Giovì Monteleone con l’obiettivo dichiarato di evitare assembramenti notturni e tutelare la quiete pubblica. Una decisione che sta generando forte preoccupazione per il gestore, che giudica il provvedimento non solo penalizzante ma anche profondamente scollegato dalla realtà operativa del comparto.
L’atto impone inoltre al gestore una finestra di soli 30 minuti di tolleranza per le operazioni di pulizia interne ed esterne, prevedendo sanzioni da 500 a 5.000 euro e, nei casi di reiterazione, persino la sospensione dell’attività fino a trenta giorni.
Un quadro estremamente rigido che rischia di compromettere il servizio e generare un danno economico non indifferente.

Come ha ricordato Cesare Spinelli nel suo intervento agli Stati Generali del Vending, questo tipo di regolamentazioni “avulse dalla realtà del settore” evidenziano una scarsa conoscenza delle dinamiche del vending e del ruolo che la distribuzione automatica svolge oggi sul territorio: un servizio continuativo, sicuro, tracciabile e fondamentale per migliaia di utenti nelle ore serali e notturne, quando molte attività tradizionali sono chiuse.

Il comparto sottolinea che limitare gli orari di accesso ai distributori significa penalizzare non solo i gestori, ma anche lavoratori turnisti, studenti, pendolari, cittadini che contano sulla disponibilità h24 del servizio. Inoltre, ridurre le fasce orarie non elimina eventuali situazioni di disturbo: le problematiche di sicurezza urbana vanno affrontate con strumenti adeguati, non limitando un servizio pubblico essenziale e completamente automatizzato. L’obbligo di esporre l’ordinanza e l’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine aggiungono ulteriori oneri gestionali, mentre nessun confronto preliminare viene avviato con le aziende del settore, che potrebbero fornire dati, soluzioni alternative e tecnologie utili a prevenire gli assembramenti senza penalizzare l’attività. L’auspicio è che si apra un dialogo tra amministrazione e operatori per trovare misure più equilibrate, evitando che episodi locali diventino un pericoloso precedente per l’intero mercato della distribuzione automatica. I distributori sono parte integrante dei servizi di prossimità: limitarli senza una reale analisi rischia di danneggiare imprese, lavoratori e cittadini.


Foto credit: ilcarinese.it

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