Il convegno “Evidenze scientifiche e percezioni sugli imballaggi in plastica: un confronto necessario”, promosso dall’Osservatorio Plastica e dall’Università Roma Tre, ha riunito imprese, ricercatori, comunicatori scientifici, associazioni ambientaliste e dei consumatori per discutere come nasce l’informazione sulla plastica e come questa venga influenzata dal rapporto tra evidenze scientifiche e percezioni pubbliche.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di favorire un confronto trasparente e interdisciplinare volto a correggere distorsioni, chiarire dati e promuovere una comunicazione più consapevole sulla transizione ecologica.
L’evento si è articolato in due parti: una prima dedicata alla fotografia aggiornata del riciclo delle plastiche in Italia, con dati IPPR–Plastic Consult, e una seconda dedicata al ruolo dei media e della comunicazione scientifica nel formare l’opinione pubblica.
Dal confronto sono emersi diversi elementi chiave che fotografano lo stato attuale della filiera e le sue principali sfide. L’analisi IPPR–Plastic Consult conferma una crescita dell’impiego di plastica riciclata in Italia: nel 2024 sono state utilizzate 1,34 milioni di tonnellate (+5,1% rispetto al 2021). La gran parte dei materiali impiegati proviene dal riciclo post-consumo (75%), mentre il restante 25% deriva da scarti pre-consumo. I polimeri più diffusi restano polietilene, polipropilene e PET, indirizzati soprattutto ai settori del packaging, dell’edilizia e dell’arredo urbano.
Accanto ai risultati positivi, il convegno ha evidenziato anche le criticità della filiera: la qualità dei flussi in ingresso, la disponibilità di materiali riciclati e l’instabilità del quadro normativo rappresentano ancora ostacoli significativi. Da COREPLA è arrivato un richiamo forte alla necessità di basare le informazioni su dati chiari e scientifici, per sostenere scelte realmente sostenibili.
Da qui l’importanza, condivisa da tutti i relatori, di un dialogo costante tra mondo accademico, imprese, società civile e comunicatori, per costruire un dibattito pubblico più informato, rigoroso e capace di superare percezioni distorte.
L’intervento di Erika Simonazzi, Direttrice marketing e comunicazione di Flo Group, ha rappresentato uno dei passaggi più rilevanti per l’industria del packaging monouso e del vending. Simonazzi ha ricordato un principio chiave: “Non esiste un materiale migliore in assoluto: esiste il materiale giusto per ogni utilizzo.” Ha sottolineato come la plastica, quando riciclabile e riciclata, possa essere una soluzione pienamente sostenibile, sfatando l’idea che sia un materiale da demonizzare a prescindere. Il suo contributo si è concentrato sulla necessità di valutare i materiali non per percezione, ma per funzionalità, sicurezza e circolarità effettiva. In chiusura, ha annunciato un risultato concreto raggiunto lungo questa direzione: Flo Group ha lanciato il primo bicchiere per distributori automatici in polistirolo riciclato post-consumo food grade, un’innovazione rilevante per il settore del vending, che dimostra come industria e riciclo possano procedere insieme verso modelli realmente circolari.



















