
Il mercato italiano degli snack continua a correre. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in un’intervista a Marc Carena, responsabile per l’Europa e l’Eurasia Centrale di Mars Wrigley, negli ultimi cinque anni il settore è cresciuto di circa il 50%, segnando un risultato tra i più dinamici nel panorama europeo.
L’Italia è oggi il sesto mercato continentale per il colosso americano, che nel nostro Paese conta circa duecento associati e un fatturato stimato intorno ai 400 milioni di euro.
Mars, proprietaria di marchi storici come Twix, M&M’s, Snickers e Bounty, punta a rafforzare la propria leadership attraverso innovazione di prodotto, sostenibilità ambientale e ampliamento dei canali distributivi. Negli ultimi anni il gruppo ha investito oltre 1,5 miliardi di euro in Europa e prevede ulteriori investimenti per un miliardo entro il 2026. La strategia include anche la riduzione delle emissioni di CO₂ – già calate del 28% – e l’introduzione di veicoli elettrici e biocarburanti per la logistica.
A livello produttivo, Mars Wrigley dichiara volumi impressionanti: 36 milioni di barrette, 76 milioni di M&M’s e oltre 4 milioni di gelati prodotti ogni giorno a livello globale. L’azienda sta inoltre orientando il portafoglio verso snack con un miglior profilo nutrizionale, riducendo zuccheri e aumentando la trasparenza delle etichette, senza rinunciare alla componente di piacere che da sempre caratterizza il segmento.
Il canale vending gioca un ruolo chiave in questa crescita: in Italia si contano oltre 800.000 distributori automatici. Un segnale che conferma come il consumo “on the go” e gli spuntini dolci restino una tendenza solida, anche in una fase di maggiore attenzione alla salute e alla sostenibilità.