Coca-Cola porterà all’inizio del prossimo anno le mini lattine monodose da 7,5 oz (222 ml) nei convenience store statunitensi come opzione grab-and-go a prezzo consigliato di 1,29 $. L’obiettivo è doppio: accessibilità sotto i 2 dollari e riduzione calorica (90 kcal per lattina contro le ~240 kcal della classica bottiglia da 20 oz). Il formato sarà disponibile su più referenze: Coca-Cola, Coke Zero Sugar, Cherry Coke, Sprite, Fanta e Diet Coke in aree selezionate. Parallelamente, nel corso dell’anno l’azienda introdurrà in vetro una versione di Coca-Cola dolcificata con zucchero di canna per il mercato USA.
Per il canale vending questa mossa è interessante sotto tre profili.
1) Ticket d’ingresso: il formato mini, già noto nella GDO in multipack, arriva finalmente come singolo nel canale dell’impulso. Prezzo e porzione più contenuti aumentano la probabilità d’acquisto in location ad alto traffico (stazioni, campus, ospedali), dove la sensibilità al prezzo è massima.
2) Mix & assortimento: la taglia ridotta consente rotazioni più rapide e più varietà a scaffale/vending.
3) Nutrizione percepita: porzioni più piccole facilitano scelte caloriche consapevoli, un argomento sempre più centrale nelle policy dei gestori e nelle richieste dei consumatori.
Dal punto di vista operativo, il volume ridotto migliora stoccaggio, refill e resa a colonna, mentre per i gestori è un’occasione per testare bundle “mini” (bevanda + snack) con scontrino medio competitivo.
L’annuncio arriva in un contesto di domanda USA altalenante, dove la crescita è spesso trainata dai prezzi più che dai volumi. Il formato mini punta proprio alla recruitment strategy: più primi acquisti, più frequenza e meno barriere economiche. L’estensione in vetro con zucchero di canna intercetta inoltre una nicchia di consumatori orientati al gusto tradizionale, utile per attivazioni premium o canali selezionati.
Per il mercato europeo, il caso USA offre insight replicabili: taglie piccole + prezzo accessibile + varietà gusti come driver di rotazione nelle vendite d’impulso in contesti urbani. 17



















