Stati Uniti: No Coffee Tax Act contro i dazi sul caffè

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Stati Uniti: No Coffee Tax Act contro i dazi sul caffè

Venerdì 19 settembre 2025 alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti è stato presentato il No Coffee Tax Act, una proposta di legge bipartisan voluta dai deputati Don Bacon del partito repubblicano e Ro Khanna del partito democratico, supportati dai colleghi Don Beyer e Maggie Goodlander.
L’obiettivo è di eliminare i pesanti dazi imposti dall’amministrazione Trump sui prodotti del caffè importati. La proposta di legge mira specificamente ad esentare tutti i prodotti del caffè da qualsiasi tariffa imposta dopo il 19 gennaio 2025, data precedente all’insediamento del presidente Trump. L’esenzione si applicherebbe a caffè verde, tostato, decaffeinato, i surrogati del caffè, oltre a bevande e sostituti contenenti caffè in qualsiasi proporzione.

Il contesto che ha reso necessaria questa iniziativa legislativa è rappresentato dai dazi del 50% imposti sui prodotti brasiliani, incluso il caffè, che hanno provocato un aumento drammatico dei prezzi al consumo. Il Brasile rappresenta il principale fornitore di caffè degli Stati Uniti, coprendo circa un terzo di tutte le importazioni americane di questa commodity.
In conseguenza dei dazi il mese scorso, secondo i dati pubblicati dal Consiglio brasiliano degli esportatori di caffè Cecafé, il Brasile ha esportato negli Stati Uniti poco più di 21.600 sacchi di caffè, con un calo impressionante del 79,5% rispetto allo stesso mese del 2024. Altra conseguenza gli aumenti dei prezzi del caffè pari al 21% rispetto all’anno scorso, raggiungendo i livelli più alti dal 1997. I prezzi dell’arabica, la varietà principalmente utilizzata dalle catene di caffetterie come Starbucks e Dunkin Donuts, sono aumentati di circa il 50% al mercato di New York dopo l’imposizione delle tariffe brasiliane.

Questi aumenti rappresentano una sfida significativa considerando che due terzi degli americani consumano caffè quotidianamente e che il 99% del caffè consumato negli Stati Uniti è importato. Le aziende del settore hanno già iniziato ad implementare strategie di mitigazione, includendo surcharge tariffarie direttamente sui prodotti venduti.

I promotori del No Coffee Tax Act sottolineano come non abbia senso economico tassare un prodotto che gli Stati Uniti non possono coltivare su scala commerciale a causa delle condizioni climatiche. La loro strategia prevede non solo l’approvazione legislativa, ma anche una campagna di sensibilizzazione pubblica per spingere l’amministrazione Trump a concedere esenzioni volontarie per il caffè, seguendo l’esempio di altri prodotti già esclusi dalle tariffe. Nonostante le difficoltà politiche legate al controllo repubblicano del Congresso, i legislatori confidano nel sostegno bipartisan motivato dall’impatto diretto sui consumatori americani.
L’approvazione del No Coffee Tax Act rappresenterebbe un sollievo importante per mercato, consentendo una stabilizzazione dei prezzi.

 

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