Vending solidale: anche il Lazio aderisce all’accordo CONFIDA-Banco Alimentare

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Vending solidale: anche il Lazio aderisce all’accordo CONFIDA-Banco Alimentare

L’11 novembre, presso la sede del Banco Alimentare di Roma, è stato siglato l’accordo tra i gestori del Lazio e CONFIDA, che fa capo al patto nazionale firmato a maggio tra l’Associazione Italiana della Distribuzione Automatica e Fondazione Banco Alimentare.
Come noto, la collaborazione prevede la raccolta e la donazione delle eccedenze alimentari del settore della distribuzione automatica da parte di Banco Alimentare ad enti convenzionati che offrono aiuto a famiglie e persone in difficoltà. Il Lazio rappresenta un’ulteriore tappa del lungo percorso volto a dire addio allo spreco alimentare nel settore del vending.

Erano presenti all’incontro Il Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA Pio Lunel, il Direttore di CONFIDA Michele Adt, il Delegato della Regione Lazio di CONFIDA Leonardo Neri e Monica Tola, Direttore Banco Alimentare del Lazio ODV.
Il Lazio conta un totale di 356 imprese del settore, così suddivise: 256 a Roma, 53 a Latina, 30 a Frosinone, 12 a Viterbo e 5 a Rieti.

Con il suo ricco comparto di imprese anche il Lazio è pronto a ridurre gli sprechi adottando un atteggiamento sostenibile volto a rendere la distribuzione automatica completamente solidale – ha dichiarato Pio Lunel, Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA – “A rendere possibile questo importante obiettivo è il patto nazionale sottoscritto dall’Associazione e dalla Fondazione Banco Alimentare durante Venditalia 2022, la fiera di settore tenutasi a maggio di quest’anno.”

Siamo grati a Confida per la scelta di condividere la nostra mission: ridurre povertà ed esclusione sociale, recuperando e donando eccedenze alimentari. In questo momento c’è davvero tanto bisogno di aiuto – commenta Giuliano Visconti, Presidente del Banco Alimentare del Lazio ODV – Ogni giorno riceviamo dalle 460 strutture caritative convenzionate la segnalazione di aumenti del numero di persone che chiedono sostegno. Spesso queste richieste arrivano anche direttamente sui nostri telefoni e sulle nostre caselle email. Insieme possiamo fare la differenza, forse piccola ma comunque importante

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