I locker di Meet Appennino portano i prodotti tipici a Km 0 nelle aziende

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I locker di Meet Appennino portano i prodotti tipici a Km 0 nelle aziende

Nel cuore verde del Casentino nasce un progetto che unisce tradizione alimentare, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale: Meet Appennino lancia un nuovo sistema di distribuzione basato su locker refrigerati intelligenti, pensato per portare i migliori prodotti tipici del territorio direttamente nei luoghi di lavoro.

L’iniziativa, sostenuta dai Comuni di Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo e finanziata nell’ambito del PNRR M1C3 per l’attrattività dei borghi storici, mira a valorizzare le eccellenze agroalimentari locali, promuovendo una nuova cultura dell’alimentazione consapevole e del consumo responsabile.
I primi due locker sono stati installati presso Emme Antincendio di Corsalone e Miniconf di Ortignano, due realtà aziendali già attive su temi come il welfare e la sostenibilità. Qui, grazie a una semplice app, i dipendenti possono ordinare una selezione esclusiva di specialità locali – frutta e verdura di stagione, miele, confetture, prodotti caseari, tortelli alla lastra della Vallesanta e farina di castagne della Valteggina – per poi ritirarli con un codice personale direttamente dal distributore automatico.
I prodotti vengono confezionati e gestiti da una cooperativa sociale di tipo B, garanzia ulteriore di inclusione e impatto sociale positivo. Il catalogo sarà dinamico e personalizzabile in base alle preferenze d’acquisto degli utenti, per offrire una gamma sempre in linea con le abitudini locali e la stagionalità.

Alla base del progetto c’è la volontà di costruire una filiera corta, efficiente, tracciabile e a impatto ambientale ridotto, che crei un collegamento diretto tra produttori e consumatori, rafforzando l’identità del territorio e l’economia locale.

Il presidente di Meet Appennino, Massimiliano Bruni, sottolinea come l’obiettivo sia quello di testare il modello nei due punti pilota per poi espanderlo ad altre aziende e comunità del territorio, coinvolgendo sempre più produttori e negozianti del Casentino. Questo approccio permette di consolidare una rete virtuosa fondata sulla qualità del cibo, sul valore delle persone che lo producono e su un’innovazione che non snatura, ma anzi esalta, la tradizione.
Il sistema è pensato per essere replicabile in altri contesti e rappresenta un’alternativa concreta alla classica pausa con snack industriali: al suo posto, alimenti sani, a chilometro zero, tracciabili e confezionati nel rispetto della natura e delle persone.
Meet Appennino si propone così come modello di riferimento per chi crede in un’agricoltura di prossimità, nella promozione dei borghi storici e in un futuro in cui la tecnologia è al servizio della comunità e dell’ambiente.


Foto Credits: arezzo24.net – intoscana.it

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