Con il contributo di EVOCA Group nasce il primo d.a. dove si paga con i propri dati

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Con il contributo di EVOCA Group nasce il primo d.a. dove si paga con i propri dati

Shackleton, società del gruppo Accenture, ha presentato Data Pro Quo, il primo distributore automatico che accetta i dati personali del consumatore come moneta di acquisto dei prodotti. Ciò significa che l’utente può acquistare una bevanda con la e-mail, uno snack rispondendo a due domande e persino degli oggetti hi-tech completando un questionario.

Data Pro Quo, concepita per ambienti B2B, è una macchina innovativa, che arriva in un contesto in cui gli esperti convengono che i dati sono la nuova moneta da scambiare – in questo caso con merce – rispondendo a questionari dinamici che cambiano in tempo reale in base alle risposte che l’utente via via fornisce.

Per questo lancio, Shackleton ha collaborato con il team di Accenture Interactive Innovation, nonché con il Kenai Workshop per lo sviluppo delle macchine e con Evoca Group, multinazionale leader nel settore dei distributori automatici.
COME FUNZIONA DATA PRO QUO?
L’utente sceglie il prodotto che desidera, ma non troverà sulla macchina né una fessura per inserire contanti, né un POS per pagare con carta, quanto piuttosto un display sul quale compari una serie di semplici domande, a partire dalla richiesta della e-mail e del ruolo professionale dell’utente. A seconda che si tratti di CEO, CMO, CIO, CTO o CFO, verranno poste ulteriori domande: dalla scelta delle tre sfide principali che si pensa di dover affrontare nei prossimi mesi fino a rivelare in che modo le affronterà l’azienda di appartenenza.

Data Pro Quo può erogare fino a 55 prodotti di diversa tipologia: 32 prodotti alimentari e bevande, 13 articoli di cancelleria di design e 10 articoli di elettronica) distribuiti in tre categorie (A, B e C) che corrispondono a tre gruppi di domande.
Il tutto avviene in maniera veloce e semplice perché l’interfaccia è stata progettata per fornire un’esperienza utente fluida.

DOVE VANNO I DATI FORNITI?
La macchina dispone di un server interno che permette non solo di memorizzare i dati ottenuti, ma anche di personalizzare le domande, rinnovare il catalogo prodotti e consentire operazioni flessibili in qualsiasi contesto. Per questa interfaccia frontale si è lavorato con standard aperti e un database gestito da un CMS per poter personalizzare i contenuti senza necessità di programmazione.

Tutti i dati gestiti nell’applicazione vengono archiviati in modo sicuro e con accesso limitato sul server.

L’esperienza è il nuovo campo di gioco in cui servono design e creatività, ma anche strategia aziendale, tecnologia e dati. L’utilizzo di questi ultimi nel processo decisionale è essenziale. Pertanto, dobbiamo passare a un modello sempre più intelligente, sia in termini di operazioni che di processi“, afferma Carmen López Muñoz, Amministratore delegato di Accenture Interactive.

Il primo distributore è già operativo nel Digital Hub di Accenture a Madrid.


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