Anche il Policlinico di Bari dice #NOALLAPLASTICA

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Anche il Policlinico di Bari dice #NOALLAPLASTICA

#NOALLAPLASTICA23-04-2019 – Non è certo il primo ospedale ad essere coinvolto nell’obiettivo #PlasticFree: già da tempo regioni come la Romagna o il Lazio, nell’ottica di ridurre sensibilmente il consumo della plastica, hanno lanciato iniziative per dire #NOALLAPLASTICA, in cui, tra le strutture interessate, sono contemplati anche gli ospedali.
Il Policlinico di Bari, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente della Scuola di Medicina, prof. Loreto Gesualdo, l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Stea e il giornalista e presidente onorario dell’associazione che ha promosso la campagna, Franco Giuliano, ha annunciato la volontà di aderire alla campagna #NOALLAPLASTICA, lanciata dalla Associazione culturale L’Isola che non c’è, per rendere il nosocomio una struttura green.
Secondo le stime, ridurre l’uso di contenitori in plastica nel Policlinico significa abbattere i quantitativi utilizzati da 20.000 persone. Tanti sono, a conti fatti, i suoi frequentatori, mettendo insieme i pazienti (1.400 per un totale di 4.500 pasti serviti al giorno, tutti in contenitori usa e getta), 4.500 dipendenti, 7.000 studenti della Scuola di Medicina, oltre a parenti e visitatori che quotidianamente raggiungono la struttura. Questi ultimi, in alta percentuale, si servono del bar interno e dei distributori automatici, almeno per prendere un caffè o una bottiglia d’acqua.
Per arginare l’abuso di contenitori di plastica, la direzione con una delibera, ha messo in campo una serie di azioni: incrementare la raccolta differenziata che sensibilizzi ad un uso moderato e quotidiano della plastica; attribuire, nelle prossime gare di appalto, un punteggio più alto a quei fornitori che utilizzeranno materiale diverso dalla plastica sia nella distribuzione dei pasti in corsia, sia nei distributori automatici installati nei vari padiglioni; realizzazione di un parco verde piantumando circa 500 alberi e di una pista di atletica.

Ci auguriamo che nel progetto siano contemplate anche misure per garantire l’igiene delle stoviglie utilizzate a tutela della salute di quanti frequentano la struttura.

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