Caffè ai minimi storici. Soffrono i piccoli produttori

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Caffè ai minimi storici. Soffrono i piccoli produttori

minimi storici15-05-2019 – Le quotazioni del caffè continuano a scendere, tanto da aver raggiunto i minimi storici , avvicinandosi ai 90 centesimi di dollaro alla libbra. Ne sono causa le condizioni climatiche con piogge copiose nei maggiori Paesi produttori, che hanno generato un surplus di produzione, e la debolezza del real brasiliano, che ha provocato un progressivo calo del prezzo.
Mentre i torrefattori possono godere di questo momento favorevole, diventa sempre più critica la situazione dei coltivatori, in particolare dei piccoli produttori di caffè sudamericani, poiché secondo i dati riferiti da Fairtrade, essa colpisce  25 milioni di famiglie di contadini e oltre 100 milioni di persone che vivono intorno al mercato del caffè.
Si tratta prevalentemente di piccoli coltivatori che rischiano di non poter più mandare i figli a scuola, se non addirittura di non avere le possibilità di nutrirli correttamente.Ciò accade perché, a fronte di un prezzo che cala sempre più, i costi di produzione continuano a crescere, così come, nel caso di Fairtrade, la richiesta di un numero sempre maggiore di certificazioni per il rispetto di requisiti sociali, lavorativi e ambientali e la richiesta di monitorare l’impatto degli investimenti, attività che hanno un costo.
Come accennato, Brasile e Colombia sono i Paesi maggiormente colpiti.
Il governo del Brasile ha dichiarato di essere pronto ad intervenire tramite una revisione dei prezzi minimi garantiti ai coltivatori che non riescono a compensare neanche i costi di produzione. Più grave la situazione della Colombia che, secondo le associazioni di categoria, sta vivendo una vera e propria crisi umanitaria: 25.000 piccole aziende hanno preferito convertire la coltivazione del caffè con altri prodotti che possano garantire un ritorno economico maggiore.

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