Dal 1° luglio 2018 gli stipendi si pagano solo con bonifico

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Dal 1° luglio 2018 gli stipendi si pagano solo con bonifico

26-02-2018 – La Legge di Bilancio 2018 prevede che a partire dal prossimo 1° luglio gli stipendi dei dipendenti e dei collaboratori vadano pagati esclusivamente con bonifico bancario, o comunque in maniera tracciabile.
Obiettivo della disposizione è di contrastare l’operato di quei datori di lavoro che, a fronte di una busta paga equivalente alla mansione e alle ore di lavoro effettivamente svolte dal dipendente, gli corrispondono una cifra inferiore, pagandola appunto in contanti affinché non vi sia traccia del passaggio. Per questo motivo, anche la firma in calce al foglio paga, fino ad oggi valevole quale quietanza dell’avvenuto pagamento, perde questo valore, acquisito da ora in poi esclusivamente dai dati che attestano il passaggio della cifra indicata nella busta paga dal conto dell’azienda a quello del dipendente.
Il pagamento potrà essere effettuato con le seguenti modalità:

  • bonifico su conto corrente con codice IBAN indicato dal lavoratore;
  • altri strumenti per i pagamenti elettronici;
  • pagamento in contanti direttamente in banca o alla posta, solo se il datore di lavoro ha aperto un c/c di tesoreria con mandato di pagamento;
  • tramite assegno bancario o circolare consegnato direttamente al lavoratore o a un suo delegato. Si potrà delegare solo in caso di effettivo e comprovato impedimento e solo al coniuge, al convivente o altro familiare o affine del lavoratore, comunque con età superiore  ai sedici anni.

Tale regola vale per tutti i tipi di contratto di lavoro subordinato:

  • contratti a tempo pieno e part-time;
  • rapporti di lavoro a tempo indeterminato e determinato;
  • ai contratti di apprendistato;
  • a tutte le altre forme di lavoro flessibile (contratto a chiamata, job sharing, co.co.co. ecc.)
  • ai soci lavoratori di cooperative con contratti subordinati.

Potrebbe accadere che il datore di lavoro si accordi col dipendente, corrispondendo in maniera tracciabile l’intero importo della busta paga e pretendendone indietro una parte in contanti. Egli sarà tenuto a pagare almeno la parte contributiva per intero ed il dipendente, di fronte a quest’atteggiamento palesemente poco ortodosso, potrà prendere i necessari provvedimenti.
Ad ogni modo, il datore di lavoro che non applicherà la nuova regola potrà essere sanzionato con una multa che va dai mille ai cinquemila euro.

Fonte: https://www.lavoroediritti.com/leggi-e-prassi/buste-paga-stop-pagamento-contanti-stipendi#ixzz56ypEJizH

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