#PlasticFree. L’Uni Roma 3 dispensa borracce agli studenti

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#PlasticFree. L’Uni Roma 3 dispensa borracce agli studenti

#PlasticFree
12-04-2019
#PlasticFree: è una vera e propria epidemia che non lascia tempo di organizzarsi agli imprenditori della filiera della plastica e a quelli del Vending, quella che sta colpendo l’Italia, presa da una corsa frenetica verso l’eliminazione del demone plastica. È corretto parlare di epidemia nazionale, visto che dal più piccolo Comune alle città più grandi, fino alla Capitale, sembra si sia aperta una gara a chi per primo diventa #PlasticFree.
Il premio finale dovrebbe essere un ambiente più pulito, un mare libero dai rifiuti plastici, ma sembra più un mea culpa, un modo per rimediare a  tutto quello che è stato fatto in passato e che il nuovo trend “dovrebbe” cancellare.
Peccato che questa corsa alla libertà dalla plastica non sia accompagnata da un’informazione corretta, che la nuova direttiva europea sia stata assimilata in maniera distorta, che nessuno si preoccupi di cosa accadrà alle imprese e a quanti vi lavorano, a quali saranno i risvolti dal punto di vista dell’igiene e della salute pubblica e, nel caso del Vending, peccato che nessuno approfondisca la questione tecnica legata all’uso di bicchieri e palette di plastica, e che nessuno diffonda i dati sulla reale incidenza sull’ambiente di quelli prodotti dalla distribuzione automatica.
Ancor più grave, a nostro avviso, che ci si limiti a bannare senza preoccuparsi di educare il consumatore, primo artefice dell’inquinamento, a causa di comportamenti scorretti nel conferimento dei contenitori: escludendo i pochi attenti, per lo più si beve e si gettano bicchieri e bottiglie nel primo cestino che capita a tiro.
In questa corsa all’abolizione della plastica, non poteva mancare un ateneo pubblico delle dimensioni di Roma 3, il primo della Capitale, che è già passato ai fatti, cominciando dal 9 aprile scorso a distribuire ai suoi studenti delle borracce d’acciaio, riutilizzabili e brandizzate, per approvvigionarsi di acqua da bere.
In una nota dell’ufficio stampa di Roma 3 si informa che la distribuzione “delle borracce avverrà in maniera graduale con una prima immediata consegna che coinvolgerà 5.000 studenti e proseguirà nei mesi successivi. A ciascuno studente verrà recapitato via mail un buono personale, utilizzabile una sola volta entro 3 mesi dalla data di emissione, che consentirà il ritiro della borraccia in appositi punti di distribuzione allestiti presso alcune sedi dell’Ateneo.”

Sintomatico il commento del Rettore di Roma 3 Luca Pietromarchi:
“Durante gli esami  abbiamo visto che gli studenti tirano fuori il telefonino, un libro e l’immancabile bottiglietta di plastica d’acqua e automaticamente le nostre aule sono diventate delle foreste di plastica: così è nata questa nostra iniziativa, seguendo inoltre la Strategia Europea sulla plastica che vieterà a partire dal 2021 la vendita di moltissimi articoli in plastica monouso”.

Solo che la Direttiva non impone il divieto dell’uso di bottiglie di plastica, quanto piuttosto una riduzione e una gestione dei rifiuti che ne permetta il riciclo nell’ottica dell’economia circolare.

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