Scongiurato in extremis aumento aliquota IVA per il Vending

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Scongiurato in extremis aumento aliquota IVA per il Vending

21-12-2017 – Grazie al tempestivo intervento dell’Associazione di categoria CONFIDA, è stato scongiurato un possibile aumento dell’aliquota IVA per la distribuzione automatica che, su proposta degli On. Zaccagnini e Cimbro era in discussione presso a V^ Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione) della Camera, riunita in questi giorni per approvare la Legge di Bilancio 2018. Si tratta, nello specifico, del seguente emendamento
Dopo il comma 35, aggiungere il seguente:
35-bis. A decorrere dal 1° gennaio 2018 l’aliquota IVA sulla somministrazione dei prodotti alimentari tramite distributori automatici è elevata al 15 per cento.

Il tempestivo intervento di CONFIDA, supportata da ConfCommercio, ha evitato che sul settore si abbattesse un ulteriore uragano dopo il precedente aumento dell’aliquota IVA dal 4% al 10% e l’entrata in vigore della nuova fiscalità (trasmissione telematica dei corrispettivi).
Il presidente di CONFIDA, Piero Angelo Lazzari, nel comunicato inviato a tutti gli associati ha evidenziato l’episodio rilevando “la superficialità e la gravità dell’emendamento che avrebbe introdotto una disposizione del tutto inapplicabile, vista la decorrenza dal 1 gennaio 2018, e i cui effetti sarebbero stati catastrofici per un Settore già fortemente penalizzato a motivo della ripetuta sottrazione di importanti risorse finanziarie da parte di diverse Amministrazioni dello Stato.”
Anche in questo frangente, CONFIDA ha mostrato attenzione ed estrema vigilanza sul lavoro che viene svolto in ambito istituzionale, soprattutto quando questo va a ledere gli interessi del settore.
Per questo motivo, abbiamo ritenuto opportuno portare a conoscenza di un numero quanto più ampio di imprese della distribuzione automatica questo particolare intervento dell’associazione di categoria che, come in occasione della lunga e controversa discussione in merito alla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, continua a svolgere un lavoro di tutela che non va a beneficio dei soli associati ma di tutto il comparto.

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