VENDING ITALIA sostiene la Croce Rossa di Como. Ce ne parla il fondatore Giorgio Todisco

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VENDING ITALIA sostiene la Croce Rossa di Como. Ce ne parla il fondatore Giorgio Todisco

Una giovane e piccola società di gestione di Como, la Vending Italia di Giorgio Todisco, è protagonista di un gesto di solidarietà, di cui ha parlato la cronaca locale, che è stato realizzato insieme allo studio legale del dott. Matteo Gelpi e il Gruppo Investimenti DMH.
I tre promotori dell’iniziativa hanno deciso di installare un distributore automatico di bevande e snack presso la Croce Rossa di Como per offrire gratuitamente agli operatori un momento di meritato ristoro.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Giorgio Todisco per farci raccontare come si è sviluppato il progetto.

 

Com’è nata quest’iniziativa?

Questa iniziativa è nata dalla consapevolezza che gli operatori sanitari, impegnati in turni estenuanti, avessero senza dubbio bisogno di qualcosa con cui rifocillarsi. Stanno lavorando davvero molto, mettendo a rischio la loro vita per noi, comuni cittadini.
Nonostante l’enorme calo di battute che sta subendo la mia azienda, ferma per il 99% dell’attività, nel mio piccolo in collaborazione con lo studio legale del dott. Matteo Gelpi e la DMH Group, che ci segue nelle nostre attività e partecipano all’iniziativa al 50%, abbiamo deciso di aiutare con generi di conforto il Comitato Croce Rossa di Como, in accordo con il suo presidente Dott. Riccardo Belotti. Abbiamo quindi posizionato un distributore automatico all’interno della sede, a disposizione di quanti vi lavorano
Inizialmente pensavamo a un distributore di sole bevande calde. Poi, ragionando, ho pensato fosse più opportuno mettere a loro disposizione qualcosa di “più sostanzioso” e quindi abbiamo optato per un combinato che offre la possibilità di prelevare sia bevande che snack.
Abbiamo selezionato prodotti di prima necessità, come acqua naturale e frizzante, energizzanti e succhi di frutta, oltre alle lattine normalmente erogate dalle macchine. Nelle restanti colonne abbiamo inserito qualcosa al cioccolato, biscotti, patatine ecc. Purtroppo l’unico distributore disponibile non consentiva l’inserimento di panini e tramezzini, altrimenti li avremmo inseriti molto volentieri.

Ogni quanto tempo rifornite la macchina?

I passaggi per i rifornimenti avvengono sono 2 volte a settimana, da metà febbraio. Ovviamente se il distributore dovesse svuotarsi prima del tempo, passiamo in giornata.
Eravamo tutti delusi, quando il nostro governatore Attilio Fontana aveva deciso la chiusura delle attività di Vending in Lombardia. Non sapevamo come poter aiutare queste persone. Fortunatamente, è tornato sui suoi passi. L’attività di Vending, in questo periodo di emergenza, con i bar chiusi anche all’interno delle strutture ospedaliere è di forte necessità, anche solo per uno spuntino, dopo ore e ore passate nelle corsie ad aiutare chi è meno fortunato di noi.

Per quanto tempo è previsto l’utilizzo in forma gratuita?

L’utilizzo in forma gratuita, sarà garantito fino a fine emergenza. Terminata l’emergenza il distributore sarà ritirato, in quanto sono già provvisti di un loro fornitore.

Una tua riflessione per concludere questa breve intervista

La mia azienda è piccolina, ma si è sempre prodigata nel sostenere attività benefiche, come anche il nostro partner Gelpi, che spesso effettua donazioni ai reparti infantili del nostro nosocomio.
Con questo gesto, speriamo di essere stati utili a tutti quei soccorritori e volontari che ormai da mesi stanno svolgendo un’attività di vitale importanza per il nostro paese.
Tante piccole gocce formano un oceano. Noi, nel nostro piccolo, la nostra goccia l’abbiamo messa e anche se noi stessi siamo a rischio di contagio, voglio ricordare che medici, infermieri, poliziotti, vigili del fuoco, operatori della Protezione Civile sono al lavoro come sempre, per aiutare noi. Ed io mi sento in dovere di aiutare loro!
Non uso il termine “ce la faremo” come spesso accade, perché purtroppo ci sono stati molti morti, molte risorse preziose della nostra famiglia non ci sono più. Mi auguro però che questa pandemia possa risolversi il più presto possibile, restando a casa.

 

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