Cacao: l’escalation dei prezzi e le speculazioni mettono in crisi la filiera

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Cacao: l’escalation dei prezzi e le speculazioni mettono in crisi la filiera

Come per il caffè, anche per il cacao si sta vivendo un momento storicamente unico: non si era mai registrato in passato un aumento dei prezzi vertiginoso, come quello dell’ultimo anno. Proprio l’altro giorno ha superato i 9.000 dollari a tonnellata.
Una vera e propria escalation che nei primi mesi di quest’anno ha avuto una tale accelerazione da mettere in crisi l’intera filiera. Si stima che negli ultimi 12 mesi il prezzo di mercato delle fave di cacao sia aumentato del 199,6% ma, secondo gli addetti ai lavori, il rincaro sarebbe anche maggiore rispetto ai dati ufficiali.

La situazione che, come per il caffè, viene definita la tempesta perfetta, sarebbe conseguenza della combinazione di due fattori: gli scarsi raccolti di cacao in Africa occidentale e le manovre speculative sui futures soprattutto alla Borsa del Cacao di New York.

Per quanto riguarda le coltivazioni, un virus particolarmente aggressivo ha colpito le piante di cacao dei maggiori paesi produttori (Ghana e Costa d’Avorio) riducendo drasticamente la produzione. Un fenomeno contro il quale i coltivatori non possono combattere, non avendo la forza economica di acquistare i fitofarmaci atti a debellare la malattia. È su questo scenario che si sono poi innescate le manovre speculative che hanno fatto schizzare i prezzi oltre misura.
Lo vediamo in questi giorni con il prezzo delle uova di Pasqua, aumentato mediamente, secondo le stime del Codacons, del 24% dopo il +15,4% che si era già registrato nel 2023.

Secondo le proiezioni, la situazione non rientrerà nei prossimi mesi. Anzi…

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