EXPO. Il Padiglione Ferrero diventerà scuole per il Terzo Mondo

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EXPO. Il Padiglione Ferrero diventerà scuole per il Terzo Mondo

17-07-2015 – La sostenibilità, il riciclo, l’attenzione per il pianeta sono i temi chiave dell’Esposizione Universale condivisi ed evidenziati da quanti vi partecipano in veste di partner e/o di espositore, come accade per l’azienda Ferrero.
Proprio per questi motivi, il padiglione Ferrero è stato costruito ed allestito secondo un progetto di sostenibilità che ha impegnato l’azienda salentina Sprech, specializzata nella realizzazione di tensostrutture a basso impatto ambientale. L’intero padiglione è costituito da pannelli ecocompatibili e riutilizzabili che potranno avere una seconda vita alla chiusura del semestre di EXPO.
È noto che questa tipologia di materiali ha un costo superiore rispetto a quelli tradizionali e il loro riutilizzo è la risposta concreta al concetto di riciclo e taglio degli sprechi insita nella “filosofia” della manifestazione. Solitamente, la maggior parte dei materiali utilizzati nel corso di eventi fieristici viene smaltito con tutti i danni economici e ambientali che ne conseguono. Nel caso di EXPO, invece, si tende a riutilizzare i materiali impiegati per creare del nuovo, non solo nuovi materiali ma anche nuovi progetti. Che ne sarà, infatti, dei pannelli che compongono il padiglione Ferrero?
In collaborazione con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), l’azienda di Alba ha avviato un progetto di istruzione e sostegno delle comunità africane e asiatiche, grazie al quale i materiali verranno costruite scuole e centri educativi per i bambini di Paesi come Asia e Africa, dove l’istruzione è un diritto ancora da conquistare.

Il progetto dimostra ancora una volta la grande attenzione di Ferrero per il mondo dell’infanzia che, in questo caso, converge con l’impegno verso la sostenibilità.

scuola ferrero africa
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