Nespresso “Da Chicco a Chicco”: raccolte a Napoli 10 tonnellate di capsule

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Nespresso “Da Chicco a Chicco”: raccolte a Napoli 10 tonnellate di capsule

Crescono a Napoli l’impegno e i risultati di Nespresso nell’ambito del progetto di economia circolare per il recupero e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio sul territorio italiano. Ancora una volta, infatti, risultati in crescita per il programma “Da Chicco a Chicco” di Nespresso, che nel 2022 ha permesso di recuperare a Napoli, grazie alla collaborazione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) e ASIA Napoli SpA, oltre 10 tonnellate di capsule in alluminio, segnando una crescita del +70% rispetto all’anno precedente. Un successo che si somma ai risultati positivi raggiunti in tutta Italia e che hanno permesso di recuperare nel 2022 oltre 1.700 tonnellate di capsule esauste in alluminio – +13% rispetto all’anno precedente. Entro il 2025 si prevedono inoltre 600 tonnellate di alluminio e oltre 7.000 di caffè esausto recuperati e riciclati e nuove isole ecologiche per il ritiro delle capsule esauste.
Garantire una seconda vita alle capsule esauste attraverso il loro riciclo è un impegno preso da Nespresso nel nostro Paese più di dieci anni fa, quando ha lanciato il primo sistema in Italia per il recupero e il riciclo delle capsule usate in alluminio, forte di un approccio alla sostenibilità, ambientale e sociale, che guida l’azienda da oltre 30 anni e nella consapevolezza che il caffè possa essere davvero una forza al servizio del bene comune, in grado di influire positivamente sulle comunità, sull’ambiente e sul clima.

Nato nel 2011 grazie a una convenzione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche partner dell’iniziativa distribuite sul territorio nazionale, per un totale di oltre 150 punti di raccolta in 80 città italiane.
Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un impianto dove l’alluminio viene separato dal caffè: l’alluminio è destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini, mentre il caffè esausto viene inviato presso un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da
Nespresso e infine donato a Banco Alimentare di Lombardia, Lazio, Piemonte e Puglia, per trasformarsi in un aiuto per chi ne ha più bisogno. Finora, grazie a “Da Chicco a Chicco”, Nespresso è riuscita a donare oltre 5.000 quintali di riso equivalenti a oltre 5 milioni di piatti, che hanno permesso di supportare circa 300.000 persone e 1.600 strutture caritative ogni anno.

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