2017. Aumenta il credito d’imposta in ricerca e sviluppo

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2017. Aumenta il credito d’imposta in ricerca e sviluppo

31-01-2017 – L’aumento dell’importo del credito d’imposta in ricerca e sviluppo è una delle novità della Legge di Bilancio 2017, in linea con il progetto Industria 4.0, con il quale il Governo punta all’innovazione dell’industria italiana e allo sviluppo tecnologico delle attività produttive.
Con l’approvazione in via definitiva della manovra finanziaria 2017/2019, sale la cifra agevolabile, addirittura raddoppiando rispetto a quanto previsto finora: l’aliquota salirà al 50% per tutte le spese, a differenza delle disposizioni in vigore al 2016 che prevedono il 25% di credito d’imposta per l’ammortamento di investimenti strumentali e del 50% per l’assunzione di personale qualificato.
Ulteriormente incrementata la quota di spese agevolabili: si passa, infatti, dall’attuale investimento massimo di 5 milioni di euro a 20 milioni di euro (con una spesa minima di 30 mila euro), cinque volte maggiore rispetto a quanto previsto dalla disciplina del credito d’imposta ricerca e sviluppo 2016.

Il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2017 è destinato a tutte le tipologie di imprese, agli enti non commerciali, a consorzi e reti d’impresa, a prescindere dalle dimensioni aziendali, dalla forma giuridica e dal settore di attività.
Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2017 presentata dal Governo il 15 ottobre e approvata in via definitiva al Senato il 7 dicembre, il credito d’imposta ricerca e sviluppo al 50% si applica a:

  • assunzione di personale altamente qualificato impiegato nella ricerca;
  • quote di ammortamento acquisizione o utilizzazione strumenti e attrezzature;
  • contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up innovative;
  • competenze tecniche e privative industriali.

L’ammortamento degli investimenti umani e strumentali in ricerca è sviluppo al 50% è automatica. Per poter richiedere il credito d’imposta ricerca e sviluppo bisogna indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello Unico.

Le agevolazioni previste danno una spinta all’industria nella direzione dell’innovazione tecnologica che nella distribuzione automatica sta assumendo carattere prioritario: le vending machine di oggi e del futuro hanno bisogno di una tecnologia avanzata, affinché il rapporto macchina-gestore-consumatore sia sempre più diretto.

Fonte: Forexinfo.it

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