Crisi delle edicole. A Palermo e Napoli due diverse soluzioni

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Crisi delle edicole. A Palermo e Napoli due diverse soluzioni
Foto Credit ANSA

La crisi dell’editoria ha colpito profondamente le edicole tradizionali, le cui vendite sono andate lentamente calando nel tempo, sostituite dalla più rapida e pratica lettura delle notizie attraverso il web.
Questa situazione ha generato grosse difficoltà per il comparto, che in qualche modo cerca di correre ai ripari, laddove possibile, per evitare di soccombere.
A Palermo, ad esempio, si sta assistendo da una parte alla decimazione delle edicole e dall’altra alla comparsa dei giornali nei distributori automatici: poche sparute copie, protette da un involucro in plastica per evitare che l’umidità le rovini, come evidenzia un’ANSA della regione Sicilia.  Nulla a che vedere con l’ampia scelta che si avrebbe nel negozio tradizionale, ma è pur sempre qualcosa.

Sicuramente meglio quanto stabilito in Campania dagli articoli 105, 106, 107 e 108 del Testo Unico del Commercio: per sopperire al calo delle vendite di quotidiani e riviste, gli edicolanti possono vendere i cosiddetti “pastigliaggi” vale a dire, come recita il Testo, “prodotti da banco preconfezionati alla produzione da vendere nella stessa confezione originaria, costituiti generalmente da caramelle, confetti, cioccolatini, gomme da masticare, patatine, snack e simili”.
L’importante è che essi non necessitino di particolari condizioni di conservazione e che non siano facilmente deperibili.
Se, però, consideriamo quello che potrebbe succedere col caldo estivo a cioccolata, caramelle e snack tenute in esposizione senza adeguata refrigerazione, forse sarebbe stato meglio dare delle restrizioni in questo senso o consentire l’installazione di un distributore automatico o di una vetrina refrigerata, a garanzia della salute dei consumatori.
Un po’ come accade in altre città, sia in Italia che altrove.

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