Dal 1° luglio il Comune di Caltagirone vieta il monouso non biodegradabile

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Dal 1° luglio il Comune di Caltagirone vieta il monouso non biodegradabile

Il Comune di Caltagirone, in provincia di Catania, ha emanato un’ordinanza sindacale secondo la quale a partire dal 1° luglio prossimo è vietato commercializzare e, di conseguenza utilizzare, contenitori e stoviglie monouso (bicchieri, contenitori, mescolatori per bevande, cannucce, piatti e posate) e shopper in plastica non bio compostabili. Il divieto è esteso a tutti gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande presenti sul territorio comunale, compreso la vendita attraverso distributori automatici.

Entro il 30 giugno andranno smaltite le scorte dei monouso demonizzati e, per coloro che trasgrediranno, è prevista una sanzione da 25,00 a 500,00 euro.

Quindi, tutto il monouso non realizzato in materiale biodegradabile e compostabile viene messo al bando in nome di una vocazione green che, come viene descritta dall’amministrazione comunale lascia spazio ad alcune perplessità.
Viene affermato, infatti, che “vietando l’uso della plastica monouso non compostabile vogliamo contrastare quel consumismo ‘usa e getta’, di cui la plastica è il simbolo per eccellenza, che tanto nuoce all’ambiente e al decoro urbano e col quale rischiamo di lasciare una pesante eredità alle nuove generazioni!”.

Ci sembra doveroso specificare che il consumismo “usa e getta” resta in ogni caso, anche se si tratta di monouso biodegradabile e compostabile, trattandosi di bicchieri, piatti ecc. pensati per essere utilizzati una sola volta. Chi incivilmente getta dove gli pare il bicchiere monouso non compostabile, lo farà anche con quello compostabile, nuocendo allo stesso modo all’ambiente e al decoro urbano.
D’altra parte, il recepimento della Direttiva europea nel nostro Paese consente il ricorso al monouso realizzato in materiale compostabile che, come detto, non risolve il problema, non foss’altro che per le difficoltà pratiche che i consumatori incontreranno per distinguere ciò che è compostabile da ciò che non lo è.

Come sempre più spesso accade, non ci si occupa del tema più importante: l’educazione al rispetto verso l’ambiente che comporta la volontà da parte dei cittadini di conferire correttamente le plastiche e, da parte delle amministrazioni, di investire in circuiti di riciclaggio dei materiali, l’unico sistema che consente di recuperare il monouso per realizzare altro monouso o qualsiasi altro oggetto in plastica, risparmiando così materia vergine.

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