La Regione Umbria richiede lo slittamento al 2021 della plastics tax

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La Regione Umbria richiede lo slittamento al 2021 della plastics tax

Motivando la richiesta con “per un drastico rallentamento dell’economia” generato dall’emergenza Coronavirus, la regione Umbria ha avanzato al governo Conte la richiesta di far slittare di un anno l’entrata in vigore della plastics tax, che passerebbe dal 1° luglio 2020 al 1° luglio 2021.
La nota inviata alle istituzioni è stata firmata dall’assessore allo Sviluppo Economico Michele Fioroni che, in verità, ha sempre osteggiato la nuova accisa, trovando nell’attuale situazione del Paese una giusta motivazione affinché la tassa sulla plastica venga almeno rimandata.

La Regione Umbria si era già schierata con la Regione Piemonte e l’assessore al Lavoro Elena Chiorino, che aveva prontamente riunito un tavolo di confronto con i rappresentanti istituzionali e i maggiori player del comparto per analizzare la situazione all’indomani dell’approvazione della plastics tax e stilare un documento comune da presentare al Governo.

L’emergenza sanitaria di questi giorni rappresenta un punto d’appoggio concreto per riaffrontare l’argomento, come afferma l’assessore allo Sviluppo Economico della regione Umbria, Fioroni:
L’emergenza Coronavirus ha causato un drastico rallentamento dell’economia, mettendo in estrema difficoltà la grandissima parte delle imprese, che si sono trovate a far fronte a diverse difficoltà quali le interruzioni della supply chain, cali di domanda, il rallentamento delle attività di vendita e comunicazione, cancellazione di eventi, la lievitazione dei costi legati alle misure di contenimento e, nei casi più gravi, la riduzione dei turni di lavoro o addirittura il fermo degli stabilimenti, con conseguenze occupazionali. Le imprese ora più che mai necessitano di energici stimoli alla ripartenza, e non sarebbero in grado di sostenere ulteriori aggravi di costi“.

Ricordiamo che la Legge di Bilancio ha stabilito un’imposta di 45 centesimi di euro (scontata di 5 centesimi rispetto alla prima richiesta) per ogni chilo di manufatti con singolo impiego in plastica (MACSI), ad eccezione di bioplastiche compostabili secondo UNI EN 13432 e materiali riciclati, oltre a dispositivi medici e packaging di medicinali.

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