Retail e caffè. Cosa è cambiato negli ultimi anni

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Retail e caffè. Cosa è cambiato negli ultimi anni

10-05-2017 – Che il mondo del caffè sia sensibilmente cambiato negli ultimi anni è un dato di fatto ed un argomento di cui ci siamo spesso occupati in riferimento al canale Vending e al Fuori Casa in generale. Ma quello che si verifica in un segmento circoscritto è solitamente il riflesso di quanto accade o è accaduto nel più ampio settore a cui quel segmento appartiene o è assimilato.
Una ricerca Doxa realizzata in esclusiva per il mensile Food ha messo in evidenza i cambiamenti che il prodotto caffè, nelle sue versioni macinato, cialda/capsula, ha vissuto negli ultimi anni nel circuito distributivo dei supermercati e dei discount italiani e di altri 12 Paesi europei, per un totale di 1.117 punti vendita analizzati.
Stringendo il focus sull’Italia, sono stati analizzati 105 punti vendita (81 supermercati e 24 discount) osservando l’esposizione di caffè e la percentuale di scaffale dedicato alle diverse tipologie di prodotto (macinato, in capsule, in cialde, in chicchi, istantaneo). Sono state, inoltre, analizzate le modalità d’acquisto dei consumatori presi a campione e il modo si cui si tende a conservare il caffè una volta acquistato.
I risultati dimostrano che l’Italia si muove in una direzione molto diversa rispetto agli altri Paesi europei e, sebbene il caffè sia considerato una delle eccellenze del made in Italy, nella realtà supermercati e discount dedicano meno spazio all’esposizione di caffè rispetto ad altri Paesi, Portogallo in testa.
Per quanto riguarda la tipologia dei caffè proposti a scaffale, la scelta si concentra principalmente su macinato da una parte e capsule dall’altra, queste ultime con palese sopravvento rispetto al primo. Tutte le altre tipologie – cialde, solubile, americano – sono rappresentate in maniera esigua e ristrette a pochi brand.
I consumatori dichiarano per la maggior parte (84%) di scegliere sempre la stessa tipologia di caffè ma, entrando nel merito delle marche, sono più inclini a cambiare e sperimentare, spesso attratti da offerte e promozioni. Infine, per quanto riguarda il metodo di conservazione, si resta legati alla tradizionale tendenza a tenere il caffè in dispensa piuttosto che nel frigo, dove freschezza e aroma verrebbero preservati più a lungo.

Tutti i dettagli nell’articolo di Food

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