Una scuola di Cuneo richiede distributori automatici “speciali”

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Una scuola di Cuneo richiede distributori automatici “speciali”

22-01-2019 – Ha intrapreso una vera e propria battaglia il rappresentante degli studenti dell’Istituto “Virginio-Donadio” di Cuneo, che dallo scorso dicembre sostiene, a nome dei compagni, la proposta di installare distributori automatici di profilattici all’interno della scuola.
Non si tratta certo di una novità, dal momento che altri studenti (e talvolta insegnanti) di altre parti d’Italia hanno avanzato tale richiesta già in passato, spesso senza risultato. Nel caso dell’istituto di Cuneo, vi è invece il fermo proposito di raggiungere l’obiettivo, strenuamente sostenuto da Filippo Blengino, rappresentante degli studenti, e attivista dei Radicali non nuovo a battaglie di questo tipo,  il quale ha dichiarato di voler andare avanti in quella che ritiene sia una questione di civiltà.
A fine dicembre, di fronte ad una certa indifferenza rispetto alla richiesta, è stata avviata una raccolta firme su Change.org i cui risultati sono stati resi noti nel corso dell’ultimo Consiglio d’Istituto. Arrivati a 450 firme a favore, gli studenti intendono andare avanti, ritenendo che la prevenzione rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili debba partire dalla scuola e che l’accessibilità ai profilattici, magari in maniera riservata e a prezzi calmierati, possa svolgere un’importante ruolo in questa direzione.
Non contento e minacciando di abbandonare l’aula nel prossimo Consiglio d’istituto se la proposta non verrà presa in considerazione, il rappresentante degli studenti avanza un’ulteriore richiesta, ovvero l’installazione di un distributore automatico di assorbenti igienici, di grande utilità per ragazze.
La presenza di entrambi i distributori nelle scuole estere è la normalità, da noi una mosca rara. Eppure le statistiche parlano chiaro: secondo il Censis, il primo rapporto sessuale avviene, in media, ai 17 anni di età.
I ragazzi del Virginio – Donadio si augurano di arrivare all’obiettivo, che potrebbe fare da apripista per tutte le scuole superiori italiane. La discussione, e forse la decisione, è rimandata ai primi di febbraio, quando si terrà la prossima seduta del Consiglio d’Istituto.

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