Osservatorio Host sul caffè: la qualità al primo posto (anche nel Vending)

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Osservatorio Host sul caffè: la qualità al primo posto (anche nel Vending)

In tutto il mondo ma soprattutto in Italia, ci si aspetta che un caffè sia fatto a regola d’arte, preparato con professionalità dalla mano esperta di un barista formato e competente. Ma affinché sia un’esperienza da assaporare e godere nel migliore dei modi, la materia prima deve essere di assoluta qualità.
Il cliente oggi è una persona informata e molto consapevole, per tale ragione sa riconoscere e valutare cosa gli viene proposto. Quello che cerca è la qualità dei prodotti e proposte che soddisfino i diversi gusti e le diverse esigenze.
HostMilano rivela, inoltre, come sia fondamentale per il mondo del caffè il servizio e la consulenza offerta dalle aziende, al fine di creare un vero e proprio rapporto di condivisione con il barista.


Un caffe di qualità, anche con le automatiche


Dopo un primo momento di incremento del settore domestico dovuto alla pandemia,
oggi si assiste al ritorno fisiologico verso i consumi fuori casa. Il Covid ha però
rappresentato uno spartiacque nell’industria del caffè in generale. Se prima la
suddivisione canonica in home, OCS (Office Coffee Service) e HoReCa era ben chiara,
oggi si assiste a un’ibridazione delle destinazioni d’uso, tanto che negli uffici è
possibile trovare soluzioni home o HoReCa, o viceversa. Sfumano dunque i confini, ma
il comune denominatore è la richiesta di una tazza di alto livello, ovunque e in ogni canale, vending compreso. Lo ha dichiarato HostMilano, sempre attenta ai trend di
oggi che si affermeranno anche nel futuro.
L’evoluzione delle macchine da caffè si muoverà dunque lungo quattro direttive:
La tecnologia che comprende non solo sistemi di IoT che permettono la gestione in
remoto dei più significativi parametri della macchina, ma anche componenti tecniche
avanzate che migliorano le performance e permettono di tenere sotto controllo i consumi.
La qualità, chiaro segnale di come un caffè o un cappuccino non siano più una semplice
bevanda ma un momento di un’esperienza che il consumatore vuole vivere in tutti i suoi
dettagli. Con queste premesse, chiunque si trovi a dover interagire con una macchina da
caffè deve sentirsi a proprio agio e l’interazione deve essere semplice e intuitiva.
Le alternative al latte vaccino come bevande a base di mandorla, cocco, avena e piselli, disponibili nelle macchine da caffè automatiche.
La digitalizzazione che per l’utente finale si traduce in una gestione autonoma di certi
parametri della macchina.


Le super tecnologiche


In questo senso la gamma di prodotti orientata sempre di più all’automatico risponde alle
esigenze di un mercato che spinge con maggior insistenza per macchine che
sostituiscano completamente il barista esperto, garantendo la stessa qualità in tazza.
Questo trend si riscontra nell’esplosione delle locazioni che richiedono una soluzione self-service in cui il consumatore finale approccia direttamente la macchina da caffè. Tra le
novità tecnologiche figura la two-step technology, un sistema che coniuga perfettamente
ingegnerizzazione e abilità: il primo step è realizzato dalla macchina del caffè automatica
e il secondo (che consiste nel creare la schiuma perfetta) è realizzato dal barista.

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