IVS Group. Positivi i risultati dei primi nove mesi 2013

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IVS Group. Positivi i risultati dei primi nove mesi 2013

27-11-2013 – Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group ha esaminato ed approvato la Relazione Finanziaria al 30 settembre 2013.
Positivi i risultati dei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2012  con ricavi in aumento del 5,5%.
Crescono il fatturato e tutti gli indicatori di redditività, nonostante il calo del PIL, delle ore lavorate e il perdurare dello scenario negativo sui consumi in Italia.

Di seguito i maggiori indicatori  secondo i dati forniti dall’Azienda e consultabili sul sito.

Fatturato consolidato pari a Euro 230,7 milioni, + 5,5% rispetto al 30 settembre 2012.
EBITDA Adjusted 1 Euro 47,9 milioni, + 7% rispetto al 30 settembre 2012.
Utile netto: l’utile di Gruppo è pari ad Euro 4,3 milioni (dopo utili di terzi per 1,0 milioni) rispetto alla perdita di Euro 21,1 milioni al 30 settembre 2012.
L’utile netto rettificato (dagli effetti straordinari per il rimborso anticipato di debiti bancari, conseguente l’emissione delle obbligazioni e dei costi legati al trasferimento della quotazione sull’MTA), pari a circa Euro 8,7 milioni, risulta superiore del 23% circa rispetto all’utile netto rettificato (dagli effetti straordinari della fusione con Italy1 Investment) al 30 settembre 2012.
Posizione finanziaria netta: Euro -189,5 milioni, + 12,5% rispetto al 31 dicembre 2012, dopo pagamenti legati ad acquisizioni, investimenti tecnici, immobiliari nei primi nove mesi per complessivi Euro 48,9 milioni e pagamento dividendi agli azionisti di gruppo per Euro 4,5 milioni.
Realizzate nei primi nove mesi dell’anno 8 nuove acquisizioni tra società e rami d’azienda.

Andamento della gestione
Il fatturato consolidato nei primi nove mesi del 2013 di IVS Group (“IVS”) ammonta ad Euro 230,7 milioni (di cui Euro
212,4 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending), con un incremento del 5,5% rispetto al 30 settembre 2012
(Euro 218,7 milioni).
I ricavi caratteristici del vending crescono del 5,8% circa sul mercato italiano, mentre calano dello 0,8% su quello francese e dell’1,8% su quello spagnolo. In aumento il fatturato dell’attività di gestione moneta metallica (divisione Coin Service, +12,9%).
La crescita dei ricavi nel vending è dovuta sia all’aumento del prezzo medio per erogazione, pari al 2,8% circa rispetto al
30 settembre 2012, sia agli effetti dell’integrazione delle acquisizioni realizzate nel 2012. E’ infatti aumentato il numero
assoluto di erogazioni del 2,4% circa (da 470 milioni a 481 milioni), di cui circa il 3,4% se considerato il solo mercato
italiano, nonostante il mercato in generale sia tuttora caratterizzato dalla crisi dei consumi e dal conseguente calo dei volumi.
Alla luce di tali evoluzione, si conferma come IVS stia costantemente aumentando la propria posizione di leader nazionale, con una presenza particolarmente rilevante nei settori pubblico e travel. (ospedali, università, stazioni ferroviarie, treni alta velocità, metropolitane, aeroporti).
Durante i primi nove mesi del 2013 è stato acquisito il controllo di 8 società e rami d’azienda, per un Enterprise Value di circa Euro 5,9 milioni.
Sale l’EBITDA Adjusted consolidato del 7% circa rispetto ai primi nove mesi del 2012, da Euro 44,7 milioni a Euro 47,9
milioni. L’aumento dell’EBITDA Adjusted e del fatturato sarebbero stati superiori se non avessero influito sul mix di prodotto
le avverse condizioni climatiche in Italia nei mesi estivi, caratterizzate in Italia dall’anomala rigida temperatura e da
precipitazioni ben al di sopra della media storica, con conseguente penalizzazione delle vendite di bevande e prodotti freschi. La perdurante negativa situazione economica ha inoltre avuto come effetto la riduzione dei consumi dei prodotti a maggior valore assoluto, rendendo meno profittevole il mix di vendita rispetto all’anno scorso.
L’utile di gruppo è di Euro 4,3 milioni (dopo utili di terzi per Euro 1,0 milioni), rispetto ad una perdita di Euro 21,1 milioni al 30 settembre 2012. L’utile netto rettificato dall’effetto dei costi straordinari, relativi alla chiusura anticipata dei finanziamenti bancari, trasferimento della quotazione dal MIV al MTA e quelli connessi all’emissione di obbligazioni (ammortamento anticipato delle fees di arrangement e per chiusura di derivati su tassi), è pari a Euro 8,7 milioni, in aumento del 23% circa rispetto al risultato netto rettificato al 30 settembre 2012 di Euro 7,1 milioni (rettifiche legate in questo caso ad oneri straordinari connessi alla fusione tra IVS e Italy1 Investment).

La Posizione finanziaria netta è negativa per Euro 189,5 milioni, in aumento del 12,5% circa rispetto a Euro 168,5 milioni al 31 dicembre 2012. Da notare che nel corso del primi nove mesi sono stati effettuati investimenti per Euro 35 milioni circa, di cui 24,9 di natura operativa (distributori automatici, furgoni e altre attrezzature), 4,3 milioni per immobili, 5,9 milioni per nuove acquisizioni. Nel corso del periodo sono stati inoltre pagati Euro 10,3 milioni per acquisizioni realizzate nel 2012 e Euro 4,5 milioni per investimenti industriali realizzati nel 2012; oltre al pagamento di dividendi per 4,5 milioni di Euro.
Altri fatti di rilievo e previsioni per l’intero esercizio
A inizio agosto 2013 il Parlamento italiano ha convertito in legge il Decreto n. 63 del 4 giugno 2013 che prevede, tra le varie
decisioni, un aumento dell’aliquota IVA (dal 4% al 10%) applicabile alle vendite effettuate tramite distributori automatici, a decorrere dal 1 gennaio 2014. Tutte le strutture commerciali e tecniche aziendali sono impegnate nello sforzo straordinario finalizzato all’adeguamento dei prezzi su tutti i distributori automatici entro la fine del 2013. Tale sforzo ha inoltre richiesto l’anticipazione di investimenti in nuovi distributori automatici. Gli aumenti dei prezzi derivanti da tale legge avranno certamente degli effetti a breve termine sui volumi di vendita. D’altro canto, avranno effetti positivi sotto il profilo finanziario su un orizzonte temporale maggiore, andando a migliorare il cash-flow aziendale, in quanto la maggiore IVA incassata sulle vendite andrà a ridurre l’importante IVA a credito, che caratterizza i bilanci degli operatori del vending.

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