Studenti di Bergamo scoprono il Vending attraverso l’alternanza scuola lavoro

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Studenti di Bergamo scoprono il Vending attraverso l’alternanza scuola lavoro
Photo Credits www.bergamonews.it

19-04-2018 – Sei istituti del bergamasco partecipano al progetto di alternanza scuola lavoro promosso da Bergamonews, che coinvolge un’intera classe al fine di mostrare ai giovanissimi in cosa consiste la vita di redazione, appassionandoli al mestiere di giornalista e di inviato.

Collegato al giornale scolastico, il progetto stimola le sei scuole a scegliere un argomento di spessore, che sia vicino al loro mondo e dia adito a riflessioni, da raccontare attraverso i canali a loro più congeniali: canzoni, disegni, testi, video e tanto altro. Gli studenti della 3A del Liceo Federici di Trescore Balnario ha deciso di occuparsi di alimentazione; da un lato quella biologica, a km 0 e attenta alle specificità locali, dall’altro il cibo da fast food. Nel mezzo si pone una realtà che riguarda da vicino tutti gli studenti degli istituti scolastici: il cibo che si può acquistare ai distributori automatici.

Attraverso una ricca intervista a Giovanni Manzoni, responsabile commerciale di GeSA Vending e promotore del progetto WHP*, i giovani studenti bergamaschi hanno potuto conoscere più da vicino le iniziative volte a diffondere una cultura del cibo sano e come questa venga applicata alla distribuzione automatica.

I ragazzi del Federici scoprono così quanta influenza abbiano i luoghi comuni, dal momento che, una volta informati del fatto che le patatine sono un prodotto senza glutine, gli alunni hanno iniziato a comprarle sempre di meno considerandolo un prodotto per malati. Le vendite sono crollate dal 72% al 22%, anche se la patata è un alimento che in natura non contiene glutine.
Allo stesso modo, scoprono che la pubblicità può fare la differenza nella diffusione di un prodotto: il KitKat resta fra gli snack più venduti anche se il prezzo è più che raddoppiato, gli Oreo passano dall’essere il 12° prodotto più venduto al terzo posto della classifica.
Di grande interesse per i giovani aspiranti giornalisti anche l’argomento frutta: i ragazzi domandano perché non ce ne sia nei distributori, apprendendo che il deterioramento e il danneggiamento durante il trasporto la rendono inadatta allo scopo.
L’acqua è in assoluto il prodotto più venduto, acquistata dall’80% degli studenti, ma non bisogna dimenticare che all’interno di un regime nutrizionale sano è importante cambiare spesso l’acqua consumata.
E il secondo prodotto più acquistato? La Coca-Cola. Manzoni spiega ai ragazzi quanto sia antigienica la lattina, la cui linguetta esterna entra in contatto con il liquido contenuto al suo interno; questo formato viene però utilizzato dalle aziende perché meno costoso. La grande attenzione alla salute ha imposto di richiedere la possibilità di realizzare una bottiglia da 33cl e così Coca-Cola ha risposto alla necessità con il nuovo formato.

Tirando le somme, gli studenti si rendono conto che solo il 33% dei prodotti dei distributori automatici che si trovano nel loro istituto rispondono alle norme decretate dal progetto; di questa piccolissima percentuale, il prodotto di punta resta l’acqua.

E così, la domanda principale sul progetto resta aperta: sarà sufficiente a garantire la salute degli studenti?

*Il WHP, Workplace Health Promotion, promuove la sana alimentazione grazie alla Regione Lombardia e stabilisce delle regole da seguire nella scelta dei prodotti offerti dai distributori automatici delle realtà afferenti al progetto. Almeno il 33% dei prodotti dei distributori deve rispettare tre parametri: cibo privo di conservanti, senza glutine e non fritto.

 

Photo Credits www.bergamonews.it

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