08-11-2016 – Convention aziendale per il Gruppo Buonristoro che ha riunito nella sede di Modena le figure più rappresentative dei vari settori delle 20 società che vi fanno capo e che sono distribuite nelle varie regioni d’Italia.
Oltre che essere un momento di confronto e di scambio interpersonale, l’incontro è stato anche un’occasione per fare il punto sul progetto “Meno 1.000 tonnellate” lanciato dal Gruppo lo scorso luglio con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera, utilizzando presso le proprie postazioni il bicchiere Hybrid, realizzato dalla FLO SpA e brandizzato Bonristoro.
Lanciato nel 2012, Hybrid è ancora l’unico bicchiere in plastica per vending a rappresentare una reale soluzione per l’abbattimento delle emissioni di CO2 in atmosfera.
Bevendo un caffè con Hybrid al posto del tradizionale bicchiere in plastica di pari peso si risparmiano 3,9 g di CO2 (dati DNV Business Assurance). Ragionando su un singolo bicchiere questa quantità è una goccia nell’oceano, ma se solo tutti i bicchieri dei distributori automatici in Italia fossero Hybrid, si arriverebbe al risparmio di quasi 12.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Proprio ragionando in questi termini, Buonristoro ha lanciato il progetto “Meno 1.000 tonnellate”, riferendosi alle 1.000 tonnellate di emissioni risparmiate in un anno dai 40.000 distributori automatici che il Gruppo gestisce in Italia attraverso le sue società.
Lino Bernasconi, amministratore di Daem, capogruppo di Buonristoro, ha dichiarato:
“Con l’introduzione di Hybrid Cup Buonristoro, oltre 800.000 persone che quotidianamente acquistano una bevanda calda dai nostri distributori automatici, senza modificare le abitudini contribuiscono concretamente alla sostenibilità ambientale, senza alcun costo aggiuntivo“.
A distanza di tre mesi dall’avvio dell’iniziativa, sono già 300 le tonnellate di Co2 che il Gruppo Buonristoro è riuscito a risparmiare.
